Arte e Cultura

David Gilna debutta al Teatro Elettra

Al Teatro Elettra, dal 18 al 21 giugno 2015, debutta La stanza sopra il pub, con testo di David Gilna messo in scena da Alberto Albertino

Riceviamo e pubblichiamo

Una prima nazionale da non perdere al Teatro Elettra dal 18 al 21 giugno 2015. Alberto Albertino porta in scena, nella duplice veste di regista e interprete,  il testo della giovane rivelazione irlandese David Gilna “La stanza sopra il pub”. Con Andrea Guerini, Matteo Maria Dragoni e Lorenza Sacchetto. Una produzione Clan McLeod.

Autore di Sword, nella Contea di Dublino, David Gilna, nonostante la giovane età, vanta  già una serie di esperienze sia come attore che, principalmente, come autore di testi teatrali, molti dei quali basati su vicende personali. Influenzato da un evento che gli ha cambiato la vita avvenuto nel 2004, quando durante una vacanza a Boston, negli Stati Uniti, è stato colpito da un fulmine, David Gilna ha vissuto il trauma e il successivo recupero delle funzionalità nervose e motorie con una ricerca interiore che lo ha trasformato da giovane e anarcoide perditempo in sensibile attore attento ai fatti del suo piccolo quotidiano e del mondo che lo circonda. Lo sguardo sulle vicissitudini quotidiane, che prima dava per scontate, lo hanno portato a scrivere i testi teatrali Cinque notti, La mia felicità, Il dono del fulmine, Questi luoghi feriti e La finestra sopra il pub. Altri lavori includono sceneggiature per Fair City, soap opera ambientata a Dublino, e alcuni cortometraggi. Alcuni di questi testi sono stati portati in scena sia a Dublino che a Londra, dove ora Gilna risiede. Nel 2013 la Blue Pip Production ha acquistato i diritti per trasformare The Gift of Lightning in un film. David Gilna sta collaborando all’adattamento del testo teatrale per la sceneggiatura finale.

Da un giovane autore irlandese – afferma il regista Alberto Albertino –  nasce una storia che illustra il saliscendi emotivo della vita di un attore attraverso il percorso che lo porta a vivere la vita secondo le sue aspirazioni per poter raggiungere il sogno in cui crede.  La mia scelta nasce dal desiderio  di tradurre il lavoro di David Gilna per illustrare al pubblico che la vita di un artista non è quella delle copertine patinate delle riviste ‘glamour’ ma una ben più difficile altalena fra la passione che lo spinge a mettersi continuamente in gioco e le frustrazioni che l’attesa e il miraggio del successo possono portare. L’ostacolo della lingua è stato superato adattando il testo, che in originale si basava su una alternanza di accenti diversi per definire i personaggi, rendendo i vari personaggi che il protagonista William Blake incontra nel suo racconto delle figure facilmente riconoscibili come immagini archetipiche.  La storia si apre con William Blake in cima ad un cubo, – prosegue Alberto Albertino –  circondato dal fumo di Londra e da una luce grigia che si evince essere una condizione del suo animo più che dell’ambiente. William precipita dal cubo direttamente dentro il racconto chiarendo subito che sente delle voci che lo spettatore capirà via via essere il suono dei ricordi oppure le sue schizofreniche muse.

Da lì la storia dipana la biografia del personaggio che racconta di come sia stato colpito dalla passione della recitazione e di come questa abbia influenzato la sua vita e il rapporto con le persone che lo circondavano, dai genitori ai compagni di scuola. Doctor Sound e Doctor Clock si manifestano come il tempo che passa e che gli fa presente l’inesorabile incedere della narrazione verso la sua epifania. Il racconto si dipana mentre William Blake, interpretato da Alberto Albertino, racconta di come la sua vita è cambiata da giovane aspirante attore che da Swords, un quartiere di Dublino, si trasferisce a Londra alla ricerca del successo e della consacrazione che ogni attore aspira ad ottenere. In questo viaggio in un metaforico Paese delle Meraviglie William racconta di vari personaggi che influenzano la sua vita fino all’incontro con Dave, un giovane attore alle prime armi che gli ricorda un po’ se stesso. Mentre William ha un momento di consacrazione il suo amico Dave, durante una serata a festeggiare il successo di William nel suo ultimo spettacolo, muore drammaticamente. Questo evento infrangerà i sogni di William che capirà che la strada che stava percorrendo era solo una delle scelte che poteva fare.

E così invece di proseguire la sua strada verso Hollywood dove non può che diventare carne da macello sceglie di tornare a casa, a Dublino, dalla sua famiglia .

SenzaBarcode Redazione

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