Cronaca

Con Marcello De Vito parliamo di Mafia Capitale e Svendopoli

Intervista a Marcello De Vito, capogruppo del M5S in Campidoglio, tra Mafia Capitale, sondaggi e candidature

Affari Italiani pubblica un sondaggio che vede il MoVimento 5 Stelle ricevere il 30% delle preferenze romane,  il 20% va invece alla Lista Marchini, per il PD un misero 17%. Raggiungiamo Marcello De Vito, capogruppo pentastellato, per una intervista alla luce dei recenti risvolti di Mafia Capitale e di questo sondaggio.

Il gruppo M5S in Campidoglio ha affrontato diverse volte svendopoli, oggi diverse pagine dell’ordinanza confermano che siete spesso arrivati ad uno dei nodi cruciali, siete più volte intervenuti parlando della 29 Giugno, che risposta c’è stata alle vostre interrogazioni e mozioni?

Marcello De Vito: Zero. Nessuna risposta. Attraverso la nostra azione in Aula abbiamo presentato diverse pregiudiziali di legittimità statutaria e migliaia di emendamenti (poi ghigliottinati) sulla Delibera n. 88, quella sulla svendita del patrimonio immobiliare. Poiché nella delibera non era riportato in allegato l’elenco con gli immobili che si intendevano vendere e soprattutto i relativi valori e titolari dei contratti di affitto, abbiamo chiesto che tutti questi dati ci venissero forniti. Dopo un silenzio “imbarazzante” di mesi, abbiamo ottenuto questi dati all’ultimo. Abbiamo accertato che vi erano anche immobili che questa stessa giunta aveva affittato alla Cooperativa 29 Giugno a pochi Euro. Infine la beffa: l’emendamento conclusivo della commissione presieduta dal consigliere Pedetti che inseriva numerosi immobili anche in “postacci” come Piazza Navona, senza che il valore complessivo stimato di 308 milioni di tutto il compendio si alzasse: magia!

Direi che quanto a profili di … illegittimità vi è da scegliere.

Il MoVimento vola al 30% nei sondaggi, è una proiezione nei giorni di Mafia Capitale 2 è l’effetto della protesta contro alle ordinanze che partono da Roma?

MDV: No, è semplicemente il risultato di ciò che ormai è sotto gli occhi di tutti i cittadini romani. Dal 3 dicembre 2014 il M5S Roma sta denunciando il marcio che esiste tra gli esponenti che governano questa città, chiedendo al Sindaco di fare un passo indietro. Me lo lasci dire: pensiamo anche che sia il giusto riconoscimento per la qualità del nostro lavoro che sta venendo fuori. Noi siamo pronti per governare la città. Si tratta semplicemente di eliminare gli “sprechi” serviti anche a finanziare gli affari oggetto di indagini e restituirli ai lori proprietari, i cittadini, in servizi: scuole, strade, trasporto pubblico, pulizia, sicurezza, abitazioni pubbliche.

Questo sondaggio fotografa qualcosa di sconcertante, è possibile che pur di restare attaccati alla posizione -leggasi poltrona- vi siano personaggi disposti ad andare contro a tutto e, forse, anche contro alla legge?

MDV: Purtroppo è una realtà di rilevanza nazionale. Faccio notare come il PD sia praticamente coinvolto a tutti i livelli istituzionali e sempre nelle figure chiavi ed apicali del partito. Il presidente d’aula Coratti al Comune di Roma ora anche Vincenzi capogruppo alla Regione Lazio. Sì è possibile. In ogni paese civile dopo un simile scandalo il Sindaco si sarebbe dimesso. E’ ovvio a tutti che ormai Marino è tenuto lì da Renzi, e non per garantire una “buona amministrazione” e l’interesse dei cittadini, ma solo per non andare al voto che li vedrebbe perdenti.

Il M5S chiede le dimissioni di Marino e querela Orfini, questa settimana potrebbe essere particolarmente impegnativa e importante sia per consolidare le preferenze a Roma e in Italia, quali sono i piani per il futuro considerando che Gabrielli pare voglia prendersi tutto il tempo a disposizione per decidere sull’eventuale scioglimento e Renzi difende Marino e Zingaretti a spada tratta?
MDV: Noi continueremo a presentare le nostre proposte concrete per il governo della città e dei suoi servizi.

Se Roma dovesse andare alle urne in autunno, come sarà scelto il candidato sindaco? Si vorrà dare voce alla rete o Marcello DeVito si è guadagnato sul campo la prossima candidatura?

MDV: Come sempre. Con le regole che vigono all’interno del movimento: primarie online, regolari ed a 0 euro. Noi facciamo così

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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