Politica

Bagnasco, il divorzio breve e il diritto di famiglia

Il Cardinal Bagnasco alla 68° assemblea generale della CEI interviene nuovamente contro il divorzio breve e le Unioni Civili.

Ne abbiamo parlato su Radio Radicale con Giuseppe Di Leo, vaticanista, Alberto Airola senatore M5s e Federico Iadicicco dirigente nazionale Fratelli d’Italia – AN.

Per Giuseppe Di Leo è indicativo che Papa Francesco insista sul valore della Misericordia, e questo valore si riverbera sul tema della corruzione pubblica o privata, ovvero un problema fondamentale che crea disagio e povertà. Per il Papa su questo bisogna essere inflessibili. Per il Cardinale Bagnasco, pur considerando che il problema e la preoccupazione fondamentale resta l’occupazione, il richiamo attuale è alle tematiche che riguardano la politica italiana di cui Papa Francesco, invece, è assolutamente disinteressato. Il divorzio breve attiene ad una dimensione tutta politica, non è argomento di dogma -il matrimonio per il cattolico è sacramento indissolubile-, mentre Bagnasco insiste sulla dimensione prevalentemente dogmatica a differenza di Papa Francesco per cui il Vescovo Pastore non deve trasformarsi in pastore pilota. La questione della indissolubilità del matrimonio è sacramentale, ma nel momento in cui questa indissolubilità viene meno la questione del divorzio breve, o lampo, attiene ad una visione laica della politica, che naturalmente deve vedere anche l’impegno dei cattolici sul fronte politico, ma non dogmatico, e in questo caso il dibattito può essere talmente aperto che le formazioni politiche cattoliche possono dividersi e trovare in parte alleanza con i laici che la pensano, magari indirettamente, come il cardinale Bagnasco, oppure con chi pensa che il divorzio breve tutto sommato deve portarci al divorzio lampo, soprattutto quando non ci sono figli nati dalla coppia.

Unioni Civili arenate in Parlamento.

Alberto Airola, senatore M5s, pur non facendo più parte della commissione giustizia, ha visto circolare i famosi 4000 emendamenti, gran parte di NCD e Forza Italia, e anche in questo caso il problema è politico, e come accaduto altre volte questo ostruzionismo è nelle mani della maggioranza e della volontà di portare avanti il testo Cirinnà, sapendo che il Movimento 5 Stelle voterà quel testo solo se non verrà degradato ulteriormente nei contenuti. Si sentono le stesse cose che si sono sentite due anni fa sulla legge per l’introduzione del reato di omofobia, anche in quella occasione furono introdotti centinaia di emendamenti; per questo si deve distinguere tra promesse elettorali e quello che veramente questo Governo riuscirà a portare avanti. Il problema è che siamo alla vigilia delle elezioni regionali ed ognuno si deve spendere la sua storiella agli elettori. A settembre si vedrà se realmente la discussione sulle Unioni Civili sarà affrontata seriamente.

Fratelli d’Italia ha votato contro il divorzio breve.

La posizione di Iadicicco, Fratelli d’Italia – AN, è quella espressa dalla leader Giorgia Meloni, voto contrario sul divorzio breve. Lo stesso vale per le Unioni Civili, contrastare la legge anche con gli emendamenti in Parlamento è legittimo. In realtà con il testo della Cirinnà si vuole cambiare nome ad un vero e proprio matrimonio per coppie dello stesso sesso, soprattutto si introduce la possibilità da parte della coppia di adottare i figli di uno dei due partner. Secondo Iadicicco ciò aumenterebbe il ricorso alla pratica dell’utero in affitto, ovvero la possibilità che le coppie omosessuali vadano all’estero sfruttando le necessità economiche di una donna per adottare il figlio avuto da lei con il seme di uno dei due. In questo modo si rischia di mercificare il corpo della donna fino al punto che si possono acquistare gli uteri.

La puntata, andata in onda martedì 19 maggio su Radio Radicale per il consueto appuntamento delle 22 in diretta, ha visto la partecipazione attiva degli ascoltatori con il filo diretto. Si invitano i lettori ad ascoltarne l’audio rimandando al nuovo appuntamento con Diego Sabatinelli e Alessandro Gerardi, a martedì 26 maggio, sempre dalle 22

Diego Sabatinelli

Dal ’95 letteralmente “batto le strade” di Roma per promuovere le iniziative nonviolente radicali, a partire dalla raccolta firme su 20 referendum che si svolge proprio quell’anno…

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