Cronaca

Maestre ed educatrici in movimento, non stanno zitte!

Maestre ed educatrici in movimento, in Piazza del Campidoglio un sit-in che raggiunge il primo obiettivo, nessun provvedimento disciplinare a chi si lamenta. Ed è una prima vittoria, non staranno zitte.

Sabato 9 maggio, piazza del campidoglio. Lutto al braccio e bavaglio sulla bocca. Le Maestre ed Educatrici in movimento di Roma in un girotondo silenzioso. E’ così che le vuole il “Marino” di cartone che portano tra loro, le vuole “zitte e mosca”! La buona scuola dilaga come un liquido oleoso e a Roma l’atto unilaterale che toglie il sonno ormai da un anno.

Trovarsi all’ombra del Marc’Aurelio il giorno prima della festa della mamma è quasi un scherzo tragico del destino, loro sfilano con la rabbia e le lacrime e non hanno più voglia di festeggiare, ma non si arrendono. Ed eccole, Maestre ed Educatrici in movimento che si trovano costrette a combattere per un minimo di dignità, potersi  almeno esprimere e dire pubblicamente che no! loro a vedere distrutto tutto non ci stanno.

Roberta Angelilli, coordinatrice per il Lazio del NCD è con loro, non manca Jessica Napoli, consigliera municipio XV e Stefano Erbaggi, vicepresidente del consiglio al municipio XV, anche loro del Nuovo Centro Destra. Troviamo anche Augusto Fantini e altri ragazzi ex dipendenti della Roma Multiservizi, questi avevano ricevuto l’ennesima promessa “con il bilancio vi sistemiamo”, manco a dirlo che ancora sono in piazza. Nelle loro magliette c’è scritto “Repubblica fondata sul lavoro” e una grossa sveglia indica che è quasi ora di pranzo, suona e dice “Marino”.

Il sit-in è organizzato dal gruppo Maestre ed Educatrici in movimento, per tutte parla Francesca Notargiovanni, Coordinatrice maestre ed educatrici in movimento cuoritaliani, con la quale facciamo il punto della situazione, da Pasqua quando sono state “sequestrate” nei municipi e nelle scuole vuote sino alla circolare “bavaglio”. SenzaBarcode pubblicò articolo e foto del “sequestro”pochi minuti dopo le 9, le Maestre ed Educatrici in movimento hanno immediatamente informato la stampa che, a seguire, ha sollevato lo scandalo: personale pagato per stare all’interno di scuole vuote e fredde, oppure chiuse all’interno di stanzette dei vari municipi. Fu un bomba.

Dice la Notargiovanni “a seguito di questo” delle segnalazioni alla stampa “la dottoressa Turchi, che è il direttore del dipartimento scuola, ha emanato la circolare del 22 aprile nella quale invitava i direttori di municipio” ricordiamo, come evidente anche nella foto, che la circolare era riservata “a prendere provvedimenti disciplinari contro tutte quelle insegnanti che avessero parlato male del contratto e avessero dimostrato la loro idea” L’intervista continua, vi consiglio di vederla integralmente anche perché dopo circa un’ora dal sit-in, c’è una prima svolta.

Finalmente l‘assessore Masini rilascia una nota “L’Amministrazione ha richiamato al rispetto del ‘Codice di comportamento dei dipendenti capitolini‘ e alla normativa nazionale di riferimento” e specifica che “anche la dirigente competente ha avuto modo di chiarire tramite apposita comunicazione, non vi era alcun intento sanzionatorio”. La circolare del 22 aprile non è stata ritirata ma vi è questa precisazione da parte dell’assessore e in qualche modo è una vittoria delle maestre. Il senatore Andrea Augello che si è molto speso a sostegno delle maestre scrive ” Le maestre hanno vinto, si sono liberate da sole del bavaglio e credo che anche l’assessore abbia fatto bene a dire una parola conclusiva dopo lo scivolone dell’amministrazione. Dunque si torna alla normalità, parlare con i giornalisti non è più reato. Merito di chi si è battuto e di Maestre ed Educatrici in movimento, che ha fatto la loro parte”.

Il sit-in si svolge in due fasi, dapprima è il Marc’Aurelio che le vede sfilare in un silenzioso girotondo, solo la Notargiovanni al megafono spiega i motivi della loro manifestazione, i turisti stranieri sono incuriositi, chiedono alle guide cosa significa “zitte e mosca” che la sagoma di Ignazio Marino riporta nel cartello e loro imbarazzate non sanno come tradurlo.

La seconda parte è accanto alle ormai tristi e stanche transenne che vengono ben posizionate non appena le Maestre ed Educatrici in movimento si avvicinano a Palazzo Senatorio. Ho scelto una musica di sottofondo… Il video è imperdibile!

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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