Globaleaks contro la corruzione
Globaleaks. Intervento di Fabio Pietrosanti, Presidente e fondatore del Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali all’incontro di Frontiera Digitale Radicale – Radical Digital Frontiers svolto a Roma il 12 aprile.
Centro Hermes è un’associazione senza scopo di lucro attiva dal 2010 che ha sviluppato Globaleaks quale strumento di digital whistleblowing in ambito attivistico, giornalistico, politico e per le Pubbliche Amministrazioni o aziende private, tecnologie di anonimato che consentono in questo ultimo caso di contrastare la corruzione.
Unico sistema open source di whistleblowing
Globaleaks è il primo e unico sistema open source di whistleblowing, non va pagata nessuna licenza per l’utilizzo. Globaleaks è stato finanziato dalla Open Technology Fund statunitense e Ivo Smits olandese. Il Digital whistleblowing è una tecnologia per implementare iniziative di trasparenza whistleblowing, ovvero l’unico degli strumenti capace realmente di rompere il muro di silenzio e contrastare la corruzione, opporsi ai regimi autoritari e svelare crimini contro l’uomo e la natura. Il vecchio sistema di whistleblowing analogico, lettera anonima inserita nell’apposita cassetta per le segnalazioni, utilizzato soprattutto nei Paesi di tradizione anglosassone, non permette di implementare con documentazione ulteriore la segnalazione, e spesso la documentazione mancante è necessaria per procedere contro fenomeni di corruzione o malfunzionamento di un’azienda privata o ufficio della P.A..
Anonimato garantito
Dietro al proprio monitor, sapendo che il proprio anonimato è garantito -e la garanzia deve essere forte e credibile- il rapporto tra il segnalante e chi raccoglie la segnalazione è di vero anonimato, per questo si può instaurare un rapporto di interlocuzione confidenziale senza la necessità di rinunciare all’anonimato, questione difficile da realizzare nel mondo moderno per via telematica, poiché ogni collegamento ad un sito lascia molteplici tracce. Per fare un esempio, un ente pubblico in Italia deve registrare tutti gli accessi dei dipendenti escludendo a priori qualsiasi forma di possibile anonimato. La sorveglianza che invade la privacy di un whistleblower (segnalatore) ne rompe la fiducia, il ruolo di Globaleaks è riuscire a consolidare la fiducia del whistleblower sviluppando tecnologie in cui la sicurezza sia inviolabile, l’uso di Tor –The Onion Router– per accedere in modo anonimo alla rete e di tecnologie per la crittografia dei dati riescono a conseguire questo obiettivo.
Lotta alla corruzione priorità internazionale
La priorità di questo decennio per il G20 è la lotta alla corruzione, per questo è necessario sviluppare all’interno delle organizzazioni private e pubbliche la possibilità di fare segnalazioni anonime. Paradossalmente la legislazione italiana ostacola la possibilità di utilizzare al meglio questo strumento nonostante la corruzione in Italia abbia già superato da tempo il livello di guardia. Nei vari Paesi in cui Globaleaks è stato utilizzato, sia per inchieste del giornalismo indipendente che per attivismo, oltre che per contrastare la corruzione, il risultato ottenuto è stato sempre positivo: ad oggi Globaleaks è inviolato.