WildLeaks all’incontro Radical Digital Frontiers-Centro Hermes
WildLeaks, intervento di Andrea Crosta all’incontro di Frontiera Digitale Radicale – Radical Digital Frontiers e Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali svoltosi a Roma il 12 aprile 2015.
Andrea Crosta è direttore e co-fondatore della ONG americana Elephant Action League (EAL) che ha come missione quella di combattere i crimini contro la fauna selvatica e le foreste (wildlife crimes) attraverso progetti concreti, innovativi e collaborativi.
Crimini contro la fauna selvatica e le foreste
Nell’ambito delle varie attività, in collaborazione con Hermes e GlobaLeaks, nel febbraio 2014 EAL ha lanciato WildLeaks, la prima iniziativa di whistleblowing al mondo dedicata ai crimini contro la fauna selvatica e le foreste.
Questi crimini, come ad esempio il bracconaggio di specie minacciate, il traffico di avorio, corno di rinoceronte, pelli di tigri e rettili, traffico di animali vivi, taglio e traffico illegale di legname, rappresentano l’attività criminale al quarto posto nel mondo per profitto, dopo droga, armi e contraffazione.
Spazio sicuro e tecnologicamente avanzato
Dietro questi reati ci sono spesso individui potenti, organizzazioni criminali, politici e funzionari governativi corrotti, uomini d’affari e società varie. In molti paesi e’ pericoloso condividere informazioni su questi reati con la polizia locale che spesso non è comunque in grado di far fronte in maniera efficace al fenomeno. La Elephant Action League ha così pensato di creare uno spazio sicuro e tecnologicamente avanzato per dare a tutti la possibilità di condividere informazioni in modo anonimo. Una volta aver valutato positivamente un’informazione ricevuta anonimamente sono possibili quattro opzioni d’intervento, ognuna ugualmente valida, da scegliere in base a quello che si riceve:
1) Far partire un’investigazione con le nostre risorse, da soli o in collaborazione con partners.
2) Condividere l’informazione con altre ONG partners
3) Condividere l’informazione con le forze dell’ordine/sicurezza (se fidate)
4) Condividere l’informazione con i media.
Investigazioni WildLeaks
In poco più di un anno WildLeaks ha ricevuto oltre 60 leaks/lead e messaggi vari dei quali circa una ventina sono stati valutati interessanti e utili. Ha fatto partire 4 investigazioni sul campo gestite direttamente (due in Africa e due in Asia), ha condiviso 3-4 leaks con altre ONG e 5 con alcune forze dell’ordine all’interno delle quali hanno contatti fidati. Le informazioni ricevute fino ad ora riguardano vari argomenti: traffico di avorio in Africa dell’Est e Asia, traffico di scimpanzé in Africa Centrale, traffico di vari prodotti dall’Africa agli Stati Uniti o Medio Oriente, bracconaggio di predatori in Finlandia, bracconaggio di lupi negli Stati Uniti, taglio illegale di alberi in varie parti del mondo.
Collaborazioni internazionali
WildLeaks collabora con altre ONG con partnership attraverso le quali queste organizzazioni possono utilizzare gratuitamente i servizi (piattaforma online più ricezione) per raccogliere informazioni su loro progetti. Al momento si conta una partnership con la più grande organizzazione ambientalista in Finlandia, con una ONG in Zimbabwe, con il Max Plank Institute in Germania e con un consorzio Europeo per la lotta all’importazione illegale di legname.
Fondi e comunicazione
La sfida piu’ importante rimane quella di essere conosciuti da più persone possibili, in modo da allargare la base dei possibili whistleblowers. Elephant Action League ha attivita’ di comunicazione di vario tipo e spera di raccogliere fondi non solo per supportare le attività sul campo, ma anche per implementare la comunicazione.