Carlin Petrini firma appello contro “mele marce”
Anche Carlin Petrini firma appello contro “mele marce” promosso da Green Italia e per opere pubbliche sostenibili. Ministro Del Rio mostri che su opere pubbliche non comanda piu’ ‘cupola’ affaristica
Riceviamo e pubblichiamo
“In attesa di vedere se dal ministro Del Rio arriverà un radicale cambiamento di impostazione sugli investimenti alle infrastrutture che servono realmente al nostro Paese, Green Italia continua a raccogliere adesioni al suo appello E’ finito il tempo delle mele (marce): si apra la stagione delle opere utili, legali e sostenibili, che può contare da oggi anche sull’adesione del fondatore di Slow Food Carlin Petrini, per testimoniare l’importanza di rinnovare l’ attenzione alla cultura dei luoghi e al territorio come bene comune, su cui l’Italia ha fondato il proprio benessere e il proprio sviluppo”.
Lo dichiarano i portavoce di Green Italia Annalisa Corrado e Oliviero Alotto.
“Opere infrastrutturali ideate e finanziate nell’interesse di una ‘cupola’ affaristica che prospera da anni grazie ad una legislazione opaca, e l’assenza di un vero dibattito pubblico aperto alla partecipazione di cittadini e gruppi organizzati sulle decisioni da prendere nell’interesse generale – continuano i portavoce di Green Italia – hanno di fatto inchiodato l’Italia ad una politica infrastrutturale inadeguata e antiquata, sbilanciata a favore del movimento su gomma e carente per quanto riguarda quello su ferro, in particolare a livello di trasporto pendolare”.
“A monte di tutto ciò c’è la legge Obiettivo, con il suo elenco sconfinato di opere spesso inutili e insostenibili ammesse a beneficiare non solo di rilevanti investimenti pubblici, ma di deroghe e scorciatoie. I numeri sono impietosi: le Grandi Opere avanzano al rallentatore, solo l’8% arriva al traguardo, e dopo lo scandalo Mose, quello di Expo, quello della Tav di Firenze, è giunto il momento di cambiare radicalmente impostazione” – concludono Alotto e Corrado.