Modifiche al regolamento tutela animali città di Roma
Un passo indietro il regolamento tutela animali che l’assessore Estella Marino proporrà al voto dell’Assemblea Capitolina. “Se la Giunta non saprà valutare, faremo battaglia nei municipi e in Assemblea Capitolina”
Riceviamo e pubblichiamo
Le associazioni nazionali LAV, ENPA, OIPA, ANIMALISTI ITALIANI insieme a AVCPP e AVA dicono NO alla modifica del vigente Regolamento Tutela Animali della città di Roma, approvato all’unanimità dall’Assemblea Capitolina nel 2005
“Le modifiche introdotte nell’attuale Regolamento Tutela Animali dall’assessore Estella Marino cancellano alcuni significativi divieti che fortunatamente ancora oggi proteggono gli animali di Roma” così LAV, ENPA, OIPA, ANIMALISTI ITALIANI, AVCPP e AVA in risposta al comunicato stampa dell’assessore all’Ambiente di Roma che annuncia la chiusura di un nuovo testo destinato ad essere prima approvato dalla Giunta Marino e poi dai Municipi e dall’Assemblea Capitolina.
“Fra i tanti citiamo: l’abolizione del divieto estivo di esercitare l’attività di botticelle nelle ore più calde con uno squallido mercanteggiare sulla pelle dei cavalli che ha ridotto lo stop in termini di giorni e di fascia oraria (si passa dal divieto di esercizio dalle ore 13:00 alle ore 17:00 dal 1 giugno al 15 settembre, ad un divieto limitato dalle ore 13 alle ore 16 dal 1 luglio al 31 agosto); il divieto di spettacoli in strada e feste con animali è significativamente “mascherato”; si prevede l’esclusione degli animali selvatici come oggetto di tutela del Regolamento. Vengono poi istituite una vuota Commissione Consultiva delle associazioni animaliste nonché la figura del “Garante del benessere e della tutela degli animali” scopiazzata – e male – da quelle presenti a Milano e Napoli non avendo alcun potere effettivo d’intervento.
A fronte di questi peggioramenti, non è previsto alcun miglioramento per la tutela degli animali: viene limitata l’autonomia delle Guardie Zoofile, sottoposte al coordinamento della Polizia Locale contro ogni normativa; si dimostra di non conoscere il Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 26 che vieta su tutto il territorio italiano allevamenti per animali per fini sperimentali ; addirittura vengono cancellati venti anni di esperienza dei canili comunali romani: i progetti ed attività assistita con gli animali che vengono portati avanti con figure specializzate all’interno dei canili comunali di Roma, a titolo gratuito per l’amministrazione comunale e con piena soddisfazione dei soggetti istituzionali coinvolti, Ministero Giustizia e Ministero Salute in primis, vengono interrotti con l’inserimento finale a sorpresa e senza alcuna discussione del divieto – nei percorsi AAA – di interazione guidata con animali che abbiano una “anamnesi di abbandono o maltrattamento”. Vogliamo ricordare all’assessore Marino che sono state 283 le persone assistite in vari progetti a partire dal 1998. Quello che è sempre stato un fiore all’occhiello per l’amministrazione viene calpestato e cancellato. A tutto vantaggio, viene da pensare, di istituti privati che fanno della pet therapy il loro business”.
“Abbiamo provato in tutti questi mesi a spiegare, sia per le vie brevi che per le vie formali, partecipando a tutti gli incontri del tavolo, a differenza di alcune associazioni che lo hanno abbandonato fin dalla prima riunione per protesta. E’ servito a poco. A questo punto non ci resta che confidare in una corretta analisi da parte della Giunta. Altrimenti passeremo a discutere nei municipi e in Assemblea Capitolina. Abbiamo una pietra di paragone ineludibile: nel 2005 il Regolamento vigente, secondo in Italia solo a quello di Firenze approvato nel 1999, venne approvato all’unanimità del Consiglio Comunale.
Vedremo”.