Cronaca

Roma Multiservizi, dopo l’occupazione altre promesse

A notte fonda i lavoratori a rischio licenziamento, i licenziati del 2014 della Roma Multiservizi e Alessandro Onorato lasciano il Campidoglio, prima vittoria parziale.

Li avevamo lasciati sugli scranni dei consiglieri in Aula Giulio Cesare ad urlate “tavolo subito”, in nottata si sono viste le prime luci, l’assessore Estella Marino ha incontrato i lavoratori che erano con Alessandro Onorato che a sua volta ha contattato il capogruppo del Partito Democratico, Fabrizio Panecaldo e l’assessore Paolo Masini ed insieme hanno stabilito che lunedì alle 8.45 si terrà un tavolo tecnico per i lavoratori a rischio licenziamento. Qualche notizia positiva sembra esserci anche per i licenziati della Roma Multiservizi, che a detta dello stesso Panecaldo, saranno riportati allo stato occupazionale, e con gli stessi parametri, non appena sarà approvato il bilancio grazie ad un maxi emendamento che stanzierebbe il denaro necessario

Occupare l’Aula Giulio Cesare è servito a quanto pare, anche se si sono registrati nervosismi e momenti sgradevoli da parte di alcuni consiglieri di maggioranza che hanno esordito con frasi poco felici tipo “la prossima volta che c’è da discutere su di voi mi astengo dal voto” oppure altri consiglieri che hanno espresso il loro essere “scocciati” da queste invasioni di campo. Momenti di tensione anche quando una delle lavoratrici si è sentita male ed è svenuta, di certo non le ha fatto bene l’accumulo di stress unito alle “minacce” di essere identificati e denunciati.

Ricordo inoltre che anche nella vicenda dei licenziati di settembre 2014, si erano chiesti diversi tavoli tecnici e ci sono state diverse occupazioni ma il risultato è che dopo 6 mesi sono ancora disoccupati.

E il maxi emendamento? Siamo certi che tutela i lavoratori? Perché suscita in me il vago ricordo dell’atto unilaterale per i dipendenti capitolini –che recentemente hanno votato NO alla preintesa– perché nessuno ha avuto la possibilità di leggerne il testo. Serenetta Monti, USI, era accanto al lavoratori anche durante l’occupazione, chiedo a lei cosa accadrebbe nel caso in cui il maxi emendamento non garantisse ai lavoratori licenziati lo stesso stato occupazionale che avevano in precedenza. E come sempre nelle sue risposte non lascia spazio ai dubbi “Il maxi emendamento è il primo passaggio che deve garantire la copertura economica per il reintegro dei licenziati. Non può riguardare le condizioni e/o le assegnazioni di una sede. Sarà necessario il secondo passaggio con il famoso tavolo tecnico che non si è mai più tenuto per risolvere una volta per tutte la situazione”.

Il rischio del licenziamento è legato alla vendita delle 27 società, approvato con la delibera del 24 marzo che prevede la dismissione della Roma Multiservizi “all’interno della dismissione” continua Serenetta Monti “c’è in sospeso la gara della Global Service, e ritroviamo 3500 lavoratori. Nell’incontro con gli assessori è emerso che se si fosse fatto un tavolo tecnico per risolvere i lavoratori Global Service, probabilmente la gara la si poteva lasciare in sospeso ancora un altro po’ di tempo perché in quella gara ci sono tutti i servizi fondamentali per la città, ossia il verde e le pulizie delle scuole,  l’integrazione della refezione scolastica, l’assistenza al trasporto pubblico addirittura il facchinaggio. Global Service è una partita impegnativa” E personalmente mi domando se questa amministrazione è all’altezza di detta partita. La Monti conclude con un’affermazione che deve far riflettere chiunque in questo momento ha, capace o meno, il destino delle persone nelle proprie mani “Il cammino è difficile, internalizzare 3500 persone in un Comune e in un Paese in cui si parla di spending review e di tagliare tutto il possibile, è certamente difficile, ma lo strumento lo ha messo a disposizione lo stesso Governo, sarebbe stupido non sfruttarlo in questo passaggio”

Oltre alla Monti l’altro sostegno dei lavoratori della Roma Multiservizi è sempre Alessandro Onorato della lista civica Marchini, che alle 01.00 inserisce diverse foto sul suo profilo Facebook seguite dall’hastag #bastafarcidelmal

Siamo appena usciti dal Campidoglio…

Posted by Alessandro Onorato on Giovedì 26 marzo 2015

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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