Cronaca

Bilancio del Comune di Roma, tagli senza investimenti

Bilancio Comune di Roma, 27 società in vendita, incognita sul destino dei dipendenti e le dimissioni di Improta.

Ventisette società dismesse che in diversi modi non saranno più legate al Comune di Roma. Da Assicurazioni di Roma alla Centrale del Latte, Farmacap diventa S.P.A, in vendita anche le quote di Aeroporti di Roma -società che si occupa degli scali di Fiumicino e Ciampino- del quale il Campidoglio detiene, per ora, l’1.3%. Compare anche EurSpA per il 10% municipalizzata è in procinto di vendita, non manca ACEA Ato2 per il 3.5% del comune e il 28% del Consorzio Agroalimentare di Roma. Ci sono anche Multiservizi, Bravobus, AltaRoma, e Centro fiori. Pare sia salvo, per il momento, il Sistema Biblioteche che non verrà assorbito -ma diamo tempo al tempo e non poniamo limiti-

Ignazio Marino, a guida dalla Giunta che ha voluto proporre al Consiglio questa mattanza di società ha esordito soddisfatto “Un risultato storico. La capitale ha compiuto la scelta di concentrare tutto il suo impegno sui servizi ai cittadini e di uscire dalle partecipate non strategiche. Non si tratta solo di ridurre dei costi, ma anche di rendere più efficace e puntuale il lavoro dell’amministrazione. Siamo il primo Comune a fare un simile passo”.

Sono quindi destinate alla privatizzazione tutte le aziende che non forniscono servizi diretti ai cittadini, ma ora è il caso di farci delle domande. 150 milioni è la stima di guadagno oltre 12 milioni annui che arriveranno dalla dismissione di Assicurazioni di Roma. Oggi in Aula Giulio Cesare stanno discutendo di AMA mentre il sindaco è a Parigi. Abbiamo però raggiunto Fabrizio Ghera, capogruppo FdI-AN per aiutarci a comprendere con esattezza l’andamento di questo bilancio e vendita. Tutto questo accade mentre Maurizio Venafro, capo Gabinetto della Regione Lazio, si è dimesso perché indagato, è indagato anche l’assessore  alla mobilità del Comune Guido Improta e hanno commissariato il decimo Municipio, Ostia, insomma un clima affascinante dai mille risvolti possibili.

Chiedo a Ghera se “la vendita di queste 27 società era assolutamente necessaria? Tra le cose più importanti vi è lo stato lavorativo dei dipendenti di queste società, cosa è previsto per loro? ” e risponde “Come Fdi-An abbiamo sottolineato che questa manovra di bilancio, in votazione in Aula, è un provvedimento di soli tagli e senza investimenti. Un bilancio che mette in ginocchio la città e le famiglie romane, e che chiaramente ha ripercussioni negative anche sui lavoratori delle società collegate direttamente e indirettamente con il Comune di Roma. Che fine ha fatto la sinistra che difendeva i lavoratori? Penso ai dipendenti della Multiservizi, Rpr, Farmacap, Palaexpo e cosi via”

“L’assessore Guido Improta è indagato nell’ambito dell’inchiesta sui presunti illeciti sull’affidamento degli appalti della Metro C, come FdI-AN ne chiedete le dimissioni?”

“Come Fdi-An riteniamo che Improta dovrebbe dimettersi per altri motivi: ovvero per il totale fallimento sulle politiche della mobilità, due anni di incapacità e assenza di una visione complessiva sulla città, nessun potenziamento del trasposto pubblico locale e non c’è traccia di provvedimenti che incentivino concretamente la mobilità sostenibile. Il nuovo piano generale del traffico urbano fa acqua da tutte le parti, gli aumenti ingiustificati su Ztl e strisce blu sono stati bocciati sonoramente dal Tar, e tra le nefandezze di Improta c’è anche il taglio alle linee bus. Un caos generale senza dimenticare la folle scelta della chiusura alle due ruote nel Tridentino, ennesima pazzia targata sinistra e su cui il Campidoglio ha dovuto fare una netta retromarcia. Queste sono le ragioni per cui come Fdi-An chiediamo le dimissioni dell’assessore alla Mobilità Improta, abbiamo presentato quindi una mozione di sfiducia e chiediamo a tutte le forze dell’opposizione in Aula Giulio Cesare di firmare il nostro documento”.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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