Cronaca

Almaviva e la commessa 060606, 280 licenziati a suon di bandi

Bando per la commessa 060606 perso, Almaviva potrebbe trovarsi costretta a licenziare migliaia di persone e le info su Roma arriveranno da Crotone.

Dire bando a Roma ormai fa quasi paura. E’ una di quelle parole che si sussurrano controllando bene se abbiamo qualcuno alle spalle. Bando potrebbe anche essere una bomba ad alta deflagrazione che colpisce e distrugge tutto quello che ha attorno. Lo sanno bene i lavoratori di Almaviva che ho incontrato in Piazza Campidoglio, il 10 marzo. In attesa del loro futuro.

Commessa 060606, altra protesta contro Ignazio Marino

Quasi vien da pensare che non si perde occasione per far danno ai romani, adesso la commessa dello 060606, il centralino di Roma che ti aiuta in ogni difficoltà -dal come fare un documento alle informazioni sugli spettacoli- è andata alla società Abramo che però ha sede a Crotone; senza nulla togliere ai lavoratori calabresi è improbabile che “mastichino il romano de Roma” come i 200 dipendenti che adesso rischiano di trovarsi senza stipendio.

Le gare non tengono in considerazione i fattori essenziali del servizio -e certo non solo in questo caso- dove la preparazione e la conoscenza del territorio fanno il paio con la professionalità, ma valutano esclusivamente il massimo ribasso, il 33% in meno offerto dalla Abramo è bastato come credenziale per l’amministrazione guidata da Ignazio Marino. Ma chi ci perde? Vien da dire tutti gli altri, ma di certo i 200 che ora rappresentano un esubero per Almaviva, società che si distingue nel settore come una delle migliori d’Europa proprio perché garantisce quella professionalità che tanto si auspica e che, necessariamente, costa di più.

La città di Palermo esulta per la vincita della commessa Wind da parte di Almaviva, 1500 persone guardano il futuro con occhi più sereni, ma questo accade lontano da Roma dove Lorena, Tiziana, Antonella e gli altri dell’azienda sono costretti ai cartelloni e al megafono per far valere il loro diritto al lavoro. La dignità dei lavoratori e la loro unione ha dato vita, ancora una volta, ad una Piazza Campidoglio stanca e amareggiata.

Nella giornata del 10 marzo RSU e OO.SS hanno incontrato sia la società Abramo che l’Amministrazione Comunale e in una nota si legge: “L’ Amministrazione a seguito dell’incontro odierno con Abramo, ci ha illustrato la posizione assunta dall’Azienda calabrese in merito alla sua aggiudicazione della gara 060606 e su come intende procedere nella gestione della commessa confermando che stanno selezionando 58 lavoratori il quali saranno assunti presso la sede di Roma (probabilmente Tor Pagnotta) con contratto a tempo determinato per 6 mesi con max 2 rinnovi mentre i restanti saranno operativi sulla sede di Crotone. Abramo ha altresì ribadito una disponibilità ad assumere personale solo sul mercato..il tutto non lascia spazio a troppa immaginazione!!” e conclude ” L’ amministrazione Comunale, giovedì 12 in mattinata incontrerà Almaviva contact per approfondire le tematiche inerenti una lettera che il presidente Marco Tripi ha inviato al sindaco Marino; lettera in cui non si fa alcun riferimento ad una eventuale problema occupazionale (mentre a noi dichiara il contrario) di Almaviva contact. Nel pomeriggio verrà fissato un tavolo tra Amministrazione comunale, OO.SS , Abramo la stessa Almaviva e la Regione per affrontare la gravità dell impatto sociale dovuto all’assegnazione della gara. Le OO.SS hanno fortemente evidenziato all’Amministrazione che lei stessa è da ritenersi effettiva responsabile della situazione e non può assumere soltanto il ruolo di mediatore tra le parti.”

In attesa dei risvolti è saltato l’incontro di oggi a data da destinarsi, vi lascio ascoltare l’intervista girata in Campidoglio con la promessa a tutte le lavoratrici e i lavoratori di Almaviva, con particolare attenzione ai “nostri” romani dello 060606, che SenzaBarcode resterà vigile e a disposizione di tutti loro.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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