CronacaPolitica

Riva Destra chiede estradizione di Cesare Battisti

All’ambasciata Brasiliana per chiedere il rientro e la carcerazione in Italia per Cesare Battisti, con Gian Marco Centinaio (Lega Nord), Fabrizio Di Stefano (FI) e Fabrizio Santori (Misto)

Il giudice federale di Brasilia, Adverci Rates Mendes de Abreu, ha emesso annullamento dell’atto governativo che consentiva all’ex terrorista rosso, Cesare Battisti, la permanenza i Brasile, ora considerato “uno straniero senza documenti in Brasile, condannato in patria per un crimine” di conseguenza senza “diritto di rimanere qui, né ha il diritto di ottenere un visto o un permesso di residenza”. Igor Sant’Anna Tamasauska, uno degli avvocati di Cesare Battisti, dichiara di aver ricevuto l’informazione ma per il momento non è stata comunicata la data dell’espatrio.

La latitanza e l’arresto

Cesare Battisti venne arrestato nel 2007 in Brasile dopo un periodo di latitanza anche in Francia, scarcerato nel 2011 venne “protetto” dalla promessa di non essere mai estradato in Italia da parte del presidente del Paese Luiz Ignacio Lula da Silva. L’ex terrorista, attualmente in libertà, è considerato rifugiato politico ma la sua sorte potrebbe presto cambiare, anche se ha diritto di chiedere ricorso e quindi quantomeno temporeggiare sulla decisione del giudice federale che puntualizza “gli istituti di espulsione e di estradizione non vanno confusi, in quanto non viene richiesta la consegna dello straniero al suo paese di nazionalità, in questo caso l’Italia”

Manifestazione di Riva Destra e  DifendiAMO L’ITALIA, con Lega Nord e Forza Italia

Davanti all’ambasciata brasiliana, ieri 10 marzo, si sono riuniti militanti e rappresentanti di Riva Destra e DifendiAMO L’ITALIA, con loro Gian Marco Centinaio, presidente dei senatori della Lega Nord, e Fabrizio Di Stefano, deputato di Forza Italia oltre a Fabrizio Santori, presidente onorario di Riva Destra e Consigliere della Regione Lazio per il Gruppo Misto.

“Fino ad oggi” dice al microfono di SenzaBarcode Fabrizio Di Stefano “il governo brasiliano ha ritenuto di non dover estradarlo in Italia, così come richiesto dalla nostra magistratura e il nostro governo. Dal momento che c’è stata una sentenza che ritiene illegittima la presenza di Cesare Battisti in Brasile, riteniamo che sia più giusto concedere l’estradizione, chiedere per conto dell’ambasciata al governo brasiliano finalmente l’estradizione di Battisti in Italia per pagare i suoi reati piuttosto che espellerlo e magari andare in qualche altro Stato dove troverà nuovamente asilo”…

“Anche oggi noi siamo qua in piazza” dice Gian Marco Centinaio “per chiedere ai brasiliani di mandarci Cesare Battisti in Italia il più velocemente possibile, ma siamo qui anche per dimostrare a chi ci sta dimostrando, a Rendi & C. che in politica internazionale in questo momento l’Italia fa acqua da tutte le parti, la Mogherini non sta facendo niente, sul discorso immigrazione lasciamo perdere, i Marò sono ancora lì, chiediamo che almeno su un cosa, il caso Battisti, fare sì che l’Italia possa avere voce in capitolo a livello internazionale.

Durante la manifestazione prende il microfono Fabrizio Santori che si unisce al coro di richiesta affinchè Battisti sia estradato e carcerato quanto prima in Italia “noi già con il Comitato Orange avevamo manifestato e protestato anche insieme a Fabio Schiuma e Riva Destra, davanti all’ambasciata brasiliana per chiederne, a quel tempo, l’estradizione. Ora sono cambiati i fatti, c’è una richiesta fortissima che è arrivata anche dal giudice in Brasile per espellere il cittadino italiano Cesare Battisti che è un assassino, e noi lo vogliamo in questo Paese e deve scontare la sua pena. Questa battaglia la dobbiamo sopratutto ai famigliari  di chi è stato assassinato da questo personaggio, lo dobbiamo al Paese, alla dignità della nostra giustizia, alla dignità della nostra Italia”

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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