Interpellanza sui crediti del Casinò nei confronti dei giocatori
Nella seduta consiliare dell’11 marzo 2015, il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interpellanza sui crediti del Casinò di Saint-Vincent nei confronti dei giocatori.
In particolare, il Capogruppo Stefano Ferrero, ha chiesto a quanto ammonti l’importo complessivo di tali crediti e il numero di soggetti cui sono riferite le situazioni debitorie. «Ci è dato di sapere che questi clienti siano da ricondurre in buona parte all’attività dei “porteurs” (procacciatori di clienti) accreditati. Vorremmo capire se esiste un controllo e se vi sia l’intenzione di stabilire dei criteri precisi riguardo alla concessione di “fidi” ai giocatori, alle modalità di rientro e alle responsabilità di gestione. Vista la situazione drammatica del Casinò, è indispensabile chiarire quale sia la linea dell’azienda per non falsare i risultati della gestione.»
L’Assessore al bilancio e patrimonio, Ego Perron, ha risposto: «I crediti di gioco ammontano a 3.200.000 euro, per la maggior parte relativa agli ultimi tre anni, in quanto la stragrande maggioranza dei crediti relativa al periodo precedente è stata svalutata. Il numero di soggetti cui sono riferite le situazioni debitorie è di 116: riguarda clientela attiva che frequenta regolarmente il Casinò e gradualmente rientra dai debiti. Queste attività sono tutte seguite con scrupolo e attenzione dalla Casa da gioco. Ogni segnalatore di clientela dispone di un elenco di giocatori allegato al proprio contratto, ed è pertanto possibile risalire con precisione alle relative posizioni debitorie. Nei contratti in essere è anche prevista una clausola con una trattenuta del 15% sui compensi liquidati mensilmente ai segnalatori, da destinare ad un recupero graduale delle posizioni debitorie registrate dai loro clienti.»
L’Assessore Perron ha poi evidenziato come «il termine “fido” in questo caso sia improprio, in quanto la cassa assegni non eroga affidamenti, ma assicura servizi di pagamento con assegni alla migliore clientela, assumendosi il rischio di eventuali insoluti. L’autorizzazione al pagamento con assegni bancari è richiesta in forma scritta dal cliente, la concessione di questo servizio è dettagliata da una procedura aziendale che rientra nei poteri del Comitato cassa assegni, composto da tutte le funzioni aziendali interessate. Periodicamente questo Comitato si riunisce, verifica le richieste alla nuova clientela, se è necessario apportare modifiche e procedere alla revoca di autorizzazioni esistenti. Infine, in merito ai crediti in sofferenza, nel 2013 il saldo ha avuto un incremento, attestandosi sui 800.000 euro, mentre nel 2014 l’incremento è stato di 900.000. La percentuale di sofferenza modesta, essendo pari all’1,7%. La situazione è dunque monitorata e tenuta sotto controllo dagli organismi preposti.»
Il Capogruppo Ferrero ha replicato: «E’ importante conoscere nel dettaglio questa situazione che porta una brutta notizia: in bilancio ci sono 3 milioni 200 euro che non vedremo. Infatti, chi mai restituirà qualcosa di ineligibile? E’ un ulteriore buco che si aggiunge a quelli già evidenziati della politica di gestione della Casa da gioco.»