Ognuno ha la sua legge uguale per tutti
Il teatro per riflettere su legge e giustizia. Due nuovi appuntamenti per “Ognuno ha la sua legge uguale per tutti”: il 14 marzo al Palazzo di Giustizia e il 26 marzo al Campus Luigi Einaudi
Riceviamo e pubblichiamo
“Viviamo in un tempo di legalità porosa o di porosità legale, di molteplici reti di ordinamenti giuridici che ci costringono a transizioni e sconfinamenti continui. La nostra vita giuridica è costituita da un incrocio di diversi ordinamenti giuridici, cioè da interlegalità”. […]
Boaventura De Sousa Santos, 1987
La frase scorre lenta sullo schermo mentre la performance si conclude. Sul palco studenti, detenuti ed esperti hanno rappresentato punti di vista differenti, partendo da casi concreti, per una riflessione sul complesso rapporto tra legge e giustizia. La nostra vita è regolata da norme giuridiche, ma anche sociali, morali o etiche: allora quando giudichiamo, condanniamo, assolviamo oppure scegliamo come comportarci, a quale legge facciamo riferimento? E chi trasgredisce è davvero così “altro”?
“Ognuno ha la sua legge uguale per tutti”, il format teatrale prodotto dal regista Claudio Montagna e dalla Compagnia Teatro e Società, affronta gli interrogativi nati nell’ambito dello studio proposto dalla Cattedra di Sociologia del diritto – condotto dal prof. Claudio Sarzotti e dalle prof.sse Cecilia Blengino e Silvia Mondino – che ricostruisce i vissuti di giovani e detenuti sia in rapporto con la legge e con le conseguenze sanzionatorie della sua violazione, sia con i diversi attori sociali coinvolti in un’azione penalmente rilevante (vittima, forze dell’ordine e autore di reato).
Dopo i riscontri positivi delle performance alla Casa Circondariale e, recentemente, al Piccolo Regio di Torino, nell’ambito del convegno “Guardiamoci Dentro” della Compagnia di San Paolo, saranno due luoghi simbolo della città ad ospitare l’evento.
Sabato 14 marzo 2015 ore 10.00 “Ognuno ha la sua legge uguale per tutti” sarà proposto all’Aula Magna del Palazzo di Giustizia Bruno Caccia che, in via del tutto eccezionale, apre le porte all’evento;
giovedì 26 marzo 2015 ore 18.00 all’Aula Magna Campus Luigi Einaudi, dell’Università degli Studi di Torino, in occasione della 53ª Giornata Mondiale del Teatro e della 2ª Giornata Nazionale del Teatro in carcere. Entrambi gli appuntamenti vedranno la partecipazione di un gruppo di detenuti del Padiglione A del carcere Lorusso Cutugno e di un gruppo di studenti universitari della Facoltà di Giurisprudenza e degli Istituti di scuola Media Superiore di Torino accompagnati da autorevoli esperti di giustizia. Gli eventi sono gratuiti e aperti al pubblico fino a esaurimento dei posti.
«Cogliamo con entusiasmo l’occasione per riproporre in luoghi così significativi la riflessione su interrogativi che riguardano ciascuno di noi – spiega Claudio Montagna – un modo, anche, per far conoscere la realtà del carcere alla città.
Ancora oggi, a quarant’anni dall’applicazione della riforma carceraria del ’75, detenzione e carcere sono nodi non del tutto risolti, come è stato ampiamente dibattuto nell’importante convegno promosso il 25 e 26 febbraio dalla Compagnia di San Paolo».
«Avvicinare i giovani studenti con un contatto vero e vissuto alla realtà carceraria, è stata un’occasione unica e rivelatasi subito feconda. Attraverso il lavoro svolto in questi mesi e le rappresentazioni in carcere – aggiunge il prof. Sarzotti – abbiamo potuto coglierne l’importanza e stiamo lavorando perché possa diventare parte del percorso formativo dello studente di Giurisprudenza».
Al carcere e al suo ruolo nella società odierna è dedicato l’impegno del regista Claudio Montagna, di Franco Carapelle ed Elisabetta Baro della compagnia Teatro e Società, con il lavoro appena avviato e che proporrà i primi frutti a partire dal prossimo autunno, per prolungarsi nel 2016.