Commissione cultura, Biblioteche di Roma, tra bilancio e cultura
Il futuro di Biblioteche di Roma in bilico tra bilancio e cultura. Razionalizzare, aumento dei servizi, diminuzione del personale… Commissione cultura del 24/02.
La cultura ha un prezzo ma a Roma scende da 78,5 milioni del 2014 a 59,1 del 2015 (-27%). Ne hanno discusso consiglieri, amministratori e assessori -la Marinelli alla cultura e la Scozzese al bilancio– nella commissione del 24 febbraio. Convocata alle 9 e cominciata intorno alle 11, la commissione è stata particolamente importante perché ha reso possibile quel confronto e dibattito diretto che tanto continua a mancare, i responsabili dell’istituzione Biblioteche di Roma, i consiglieri capitolini, e appunto l’amministrazione. Peccato che nessuna parola era consentita ai sindacati -che rappresentano i lavoratori- ma probabilmente è solo un dettaglio perché le basi sono state gettate.
Bilancio e Cultura
Il bilancio “ammazzatutti” non fa sconti e anche l’assessora Marinelli si ritrova ad avere meno soldi per gestire le (molte) attività del suo assessorato. Anche se si apprezza l’incremento delle sedi siamo però costretti a prendere atti che i già pochi addetti alla gestione delle Biblioteche di Roma dall’inizio del 2015 -quindi 57 giorni- ci sono già 10 nuove dimissioni. Se il personale diminuisce, i soldi diminuiscono ma le sedi aumentano ci deve essere qualche scappatoia che io non ho colto…
E’ doveroso puntualizzare, o ricordare, che il provvedimento per la dismissione di Biblioteche di Roma, contiene anche lo scioglimento e dismissione di Farmacap, Assicurazioni di Roma e altre quote in partecipate. Tale provvedimento che porta la data del 30/12/2014 è uscito “a sorpresa” a gennaio 2015 –delibera scioglimento ISBCC
Sindacati, ancora, non ascoltati
Tra il pubblico -non parlante- trovo Serenetta Monti, dipendente Zètema Progetto Cultura e RSU all’interno di USI, non perdo l’occasione per raccogliere le sue impressioni al termine della Commissione perché, specialmente alle prime esposizioni, ho personalmente avuto l’impressione che i due assessori avessero obbiettivi differenti e metodi contrastanti per il raggiungimento degli stessi “inizialmente l’ho avuta anche io questa sensazione” risponde “e riguarda proprio l’approccio di due assessori così importanti come quello al bilancio e quello alla cultura, in questo caso due donne che in teoria dovrebbero avere proprio un altro approccio di dialogo e visione delle cose perché, mentre l’assessore Scozzese rispetto a quanto previsto da questa proposta di Giunta del 30/12 affrontava il discorso della dismissione della dismissione dell’istituzione delle Biblioteche utilizzando diverse prospettive che andavano oltre il discorso dello scioglimento dell’istituzione stessa, perché il progetto di internalizzazione a quanto pare parte esclusivamente dall’assessore alla cultura. Quindi” conclude Serenetta “quello che a noi ha dato maggiormente questa impressione di divisione, è stato che l’assessore Marinelli continuava ad andare verso uno scioglimento dell’istituzione, mentre l’assessore Scozzese aveva aperto una serie di prospettive che andavano anche al di là”. La Scozzese deve quantificare il risparmio, come farlo è legato alla Marinelli, tra bilancio e cultura mi chiedo che fine faranno i dipendenti delle Biblioteche.
In fondo pagina trovate l’intervista a Serenetta Monti, vi consiglio di seguirla con attenzione perché presto ci troveremo ad affrontare nuovamente gli sviluppi. Non mancheremo infatti alla prossima Commissione cultura dove, auspichiamo, vengano auditi anche i lavoratori -per mezzo dei sindacati- che, ricordo, anche loro sono “sotto scacco” di un contratto unilaterale che già da respiro al bilancio e alle casse di Roma.