Roma

Assicurazione di Roma, vertici in commissione spending

Assicurazioni di Roma verso la liquidazione, in commissione spending ascoltati i vertici di AdiR. Ma la maggioranza è assente.

Riceviamo e pubblichiamo

Ieri mattina la commissione per la razionalizzazione della spesa ha incontrato i vertici di AdiR Mutua Assicuratrice Romana, per valutare i potenziali costi e benefici derivanti dalla sua liquidazione volontaria, che il Sindaco Marino e l’Assessore al Bilancio Scozzese vorrebbero realizzare.

Sono emersi aspetti che non fanno onore all’attuale maggioranza, come ad esempio l’aver deciso di liquidare la società senza mai incontrarne i vertici. Nonostante le richieste espresse in più occasioni dagli amministratori di Adir (nominati dallo stesso Marino!), l’Assessore e il Sindaco non hanno mai voluto sedersi allo stesso tavolo per affrontare la questione con i dati alla mano.

Anche oggi, ancora una volta, la maggioranza di governo non ha partecipato ai lavori della commissione: nessun consigliere del PD ha trovato il tempo per ascoltare le argomentazioni degli amministratori della società. Dovranno votare sul suo destino ma, evidentemente, non è loro interesse esserne informati. Tra le oltre 70 persone presenti in commissione, l’unico rappresentante della maggioranza è stato Imma Battaglia (SEL), che ha dichiarato giustamente di provare vergogna per l’atteggiamento dei suoi colleghi al governo.

Ad esempio, che AdiR assicura il patrimonio immobiliare di Roma Capitale, per 3,5 milioni di euro, accettando di non sapere qual’è la sua consistenza. Nessun’altra assicurazione accetterebbe una simile situazione e Roma si ritroverebbe con un patrimonio scoperto da assicurazione. Oppure, che Atac riesce ad assicurare i propri mezzi per il trasporto pubblico locale con AdiR a una cifra molto inferiore di quella che Roma TPL riesce ad ottenere ricorrendo al mercato.
Oppure che qualunque altra assicurazione sul mercato richiederebbe costi di brokeraggio (che AdiR, essendo una mutua, non richiede) di almeno 6 milioni l’anno.
Oppure che la liquidazione volontaria durerebbe almeno 15/20 anni, prima dei quali non entrerebbe nelle casse comunali neanche un centesimo mentre uscirebbero i fondi necessari a un probabile aumento di capitale.

Il M5S capitolino ha più volte sostenuto in aula ed i altre sedi che AdiR rappresenta un asset fondamentale per l’Amministrazione. La società ha una riserva di oltre 300 milioni di euro, accantonamenti, previsti dalla legge, necessari alla liquidazione dei sinistri e per le cause già incardinate. Che si voglia fare cassa con le riserve strutturali della società? Invece il M5S Roma ritiene che in presenza di un piano industriale e di un serio progetto di autoriforma si potrebbero sfruttare a pieno le alte potenzialità di produrre utili tipiche del settore.

In conclusione, assicurarsi sul mercato è più costoso rispetto ad assicurarsi con AdiR e liquidarla è un’operazione che comporta costi e non incassi. Per quale motivo dovremmo farlo? Chiederemo un nuovo incontro alla Scozzese (Assessore al Bilancio) e alla Acerbi (dipartimento razionalizzazione della Spesa) e, se necessario, ci autoconvocheremo come fatto con la Di Giovine (dipartimento Patrimonio) perché oggi non ne abbiamo trovato neanche uno.

SenzaBarcode Redazione

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