Cronaca

Il divorzio breve bloccato da 36 senatori

I 36 senatori sono coloro che appartengono al Gruppo Area Popolare NCD-UDC, sono 36 su 321 senatori totali e sappiamo, come riferito anche dai loro colleghi in Senato, che senza questa opposizione ideologica il divorzio breve sarebbe già calendarizzato e discusso con esito favorevole.

Martedì 10 febbraio è andato in onda il consueto appuntamento in diretta su Radio Radicale per il divorzio breve. Ospiti della trasmissione i senatori Sergio Lo Giudice del PD e Alberto Airola del M5s, in studio Diego Sabatinelli ed Alessandro Gerardi.

Ultimo miglio

Secondo Lo Giudice questo parlamento sta mettendo mano a molte riforme sui diritti civili ed è giunto ad essere vicinissimo a risultati positivi che in passato sembravano impensabili. Tutto questo quadro di attività positiva si scontra, però, con lo scoglio dell’ultimo miglio. Una grande attività legislativa sui diritti civili che rallenta all’ultimo momento e non arriva a fare il passo finale, e questa è la grande contraddizione dell’attuale legislatura. Il PD sarebbe disponibile a varare una nuova stagione di riforme sui questi temi, ma si deve scontrare con la componente NCD di Governo che frena, e sul divorzio breve ha deciso una sorta di Aventino per protestare in quanto non è stata tenuta nella dovuta considerazione la loro posizione

Questione ideologica

Airola esprime un giudizio negativo su come procede questa maggioranza, e sebbene condivida con alcuni senatori PD le stesse battaglie sui diritti civili, questo ultimo miglio ideologico garantito alla componente NCD permette alla maggioranza di dichiarare la propria disponibilità per raggiungere l’obiettivo quando è consapevole che all’ultimo minuto ci sarà il Nuovo Centro Destra a bloccare l’iter. Su questioni banali come il divorzio breve si potrebbe arrivare a chiudere in modo positivo anche subito, ma l’abbandono di NCD della commissione per protesta e questo ostracismo così sfegatato lascia perplessi. E’ paradossale, secondo Airola, che ancora nel 2015 dobbiamo assistere a tutto questo.

Fine legislatura

Siamo in attesa che la lista dei provvedimenti da votare si sfoltisca e lasci spazio -il tempo di un pomeriggio- ai senatori per votare il divorzio breve, e già sappiamo che ci sarebbe una maggioranza trasversale ampia da non far temere brutte sorprese. Ci troviamo in bilico tra la possibilità che uno scatto di orgoglio dei nostri senatori li faccia riappropriare delle prerogative del legislatore e la fine di una legislatura che li manderebbe tutti a casa senza aver ottenuto nulla di memorabile, di storico: con le pive nel sacco!

La trasmissione è proseguita con il filo diretto tra gli ospiti e gli ascoltatori della Radio. A martedì prossimo, sempre dalle ore 22.

Diego Sabatinelli

Dal ’95 letteralmente “batto le strade” di Roma per promuovere le iniziative nonviolente radicali, a partire dalla raccolta firme su 20 referendum che si svolge proprio quell’anno…

11 pensieri riguardo “Il divorzio breve bloccato da 36 senatori

  • E uno schifo! Una vergogna! Siamo governati da persone che per discutere una legge si prendono a pugni in aula…. nemmeno i bambini si comportano cosi… come possono pensare ai problemi delle persone con un simile atteggiamento?
    Chissa’ se facessero un passo indietro e capissero veramente i Problemi che ci creano comportandosi cosi. E vero non e tutto male cio’ che fanno ma se avessero un po di umilta’ in piu e amore per i cittadini italiani sarebbero capaci di grandi azioni!

  • Speriamo che qualcuno che abbia più voce di noi e possa farci sognare di rifarci una vita dando un po di serenità anche ai nostri figli.
    Ma scusate i 36 senatori leggono le nostre suppliche?

  • Mi spiace ma ormai neanche i più ottimisti ci credono. Eppure qualche mese fa sembravano tutti convinti. Questo ci fa capire quanto perverse siano le lotte interne in parlamento. Noi siamo i sacrificabili e quello che più mi fa rabbia è che ormai nessuno si indigna. Non so quale sia la visibilità delle piattaforme su cui postiamo le nostre disgrazie, ma a parere mio non ci sono speranze. Questo diritto ci è stato negato con la piena complicità del governo in carica che ha ritirato il provvedimento.
    Mi spiace molto per tutti noi ma non siamo stati capaci di farci ascoltare.

  • fernando Vgnes

    oglio evidenziare che ci sono 36 senatori che remano contro ma è altrettanto vero che TUTTI gli altri si dichiarano favorevoli ma hanno respinto la richiesta di portare in aula il provvedimento per votarlo a stragrande maggioranza… ALLORA???
    ma tutti, e non escludo nessuno, chi rappresentano? Il Presidente Grasso come pensa di comportarsi? Tutti bravi a dichiararsi favorvoli e pronti ad approvare il ddl 1504 ma, poi, turri… e dico tutti…si sfilano. Noi intanto siamo in attesa di un provvedimento civile che aiuterà 100naia di migliaia di famiglie a ritrovare una serenità oramai perduta da tempo…

  • fernando Vgnes

    non siamo 4 gatti. i 4 gatti sono loro che da grandi ipocriti portano avanti la bandiera della famiglia che no esiste piu’ e sacrificano la vita e il futuro degli altri. Ma il LORO onorevole (?) Casini cosa pensa della SUA famiglia?

  • Ciao a tutti, noto con piacere che stiamo tenendo alta l’attenzione su questo argomento…..Purtroppo dal numero di post trapela la profonda rassegnazione.

    Siamo quattro gatti e quindi sacrificabili, grazie di esistere Senatori.
    La coscienza per voi è ovviamente un optional.

    Divorzio breve: DIRITTO NEGATO

  • Opposizioni ideologiche, ostracismo, ultimo miglio. Scusate ma chi rappresentano queste persone ? Nessuno. Nessuno li ha votati . Ma tanto anche se li avessimo votati, avrebbero comunque fatto i loro interessi. La dittatura soft , come la chiamano adesso. Ma la consapevolezza aumenta sempre di più e si vedono i risultati alle urne. Questa è solo la punta dell’isberg . Il bello deve ancora venire. Ma Renzi dov’è.
    Ostaggio di 36 senatori? Senatori ? Ma non aveva detto che avrebbe abolito il Senato? Altro che abolire. 36 persone hanno il diritto di veto e tengono in ostaggio l’intero Paese. I soliti inciuci di potere per mantenere la poltrona. La gente è stufa. Ma possono stare tranquilli loro signori. Gli italiani non sono ancora alla fame e quindi le piazze non si riempiranno. State tranquilli che a voi la pensione non ve la toglie nessuno. I nostri diritti invece li avete già cancellati. Comunque vada nessuno ci potrà ridare indietro il tempo trascorso tra mille difficoltà e l’impossibilità di rifarsi una vita, che è pure breve ! Tre anni in più o in meno, a quasi 60 anni fanno la differenza e il tempo non fa sconti. Ci vergogniamo di voi.

  • fernando Vgnes

    Sono semplicemente degli ipocriti.

    Ma ricordo bene che, ad esempio, il LORO referente Sig. Casini ( non lo definisco onorevole ) ha un trascorso di separazione e/o divorzio e ha figli con un’ altra donna? questo è il valore di ” famiglia ” che vogliono garantire?

    Spero che il legislatore guardi alla maggioranza dei cittadini che PRETENDE i propri diritti.
    Basta giochi di palazzo. Le leggi vanno emanate IN NOME DEL POPOLO ITALIANO e non per compiacere ad una accozzaglia di senatori. Che vadano a casa se non rappresentano nessuno!

  • Dire vergogna è un’eufemismo! Ma questa è democrazia? A causa di 36 bigotti si arresta una legge di civiltà così importante?

  • 36 senatori fanno propria l’INCIVILTA’….. la larga differenza : fa propria LA CIVILTA’…..IN NOME DEL POPOLO ITALIANO……”””” SIANO MARGINATI i 36 “”””- NON MERITANO di AGIRE nel NOME DEL POPOLO di cui NON FANNO ASSOLUTAMENTE PARTE…..” Mistificante il loro atteggiamento…..!
    Propenso verso l’INCIVILTA’…! SIANO ESAUTORATI……IN NOME E PER CONTO DEL POPOLO ITALIANO……infatti è PALESE la loro NON APPARTENENZA…..( però i vitalizi pagati in nome del popolo ITALIANO li fanno PROPRI….) “”” stomachevole “””! questa E’ LA NOSTRA ITALIA……!!!!!

  • Un solo commento. Vergognatevi tutti.
    I cittadini che non vi hanno votato e secondo me anche quelli che lo hanno fatto, si vergognano di voi , che avete portato questo paese alla rovina economica e culturale. La gente aspetta con enormi sacrifici di veder riconosciuti i propri diritti e voi vi fate le guerre ideologiche con lo stipendio che vi paghiamo noi. Purtroppo siete ancora lì dove non dovreste essere già da un pezzo. Questo paese non cambierà mai. E il divorzio breve ne è la conferma. VER GO GNA TE VI.

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