Cronaca

Notte al Carrocio per la sospensione del contratto unilaterale

Da ieri mattina in Palazzo Senatorio. L’Amministrazione gli scippa la Protomoteca, loro si prendono l’Aula Giulio Cesare e il Carroccio per la sospensione del contratto unilaterale

Sono stanche ma non abbattute, sono incazzate ma non perdono la testa, sono le maestre di Roma. Si battono per difendere i loro diritti e quelli dei bambini, non cederanno fino a che le cose non saranno cambiate. Il contratto unilaterale deve essere fermato e bisogna sedersi al tavolo, tutti insieme, e decidere. Sono tante e il sindacato di base –USB– è sempre presente. Jessica, Fabiana, Serena, Caterina e le altre che incontriamo sempre, ci sono tutte. Hanno lavoro al mattino, sono corse velocemente a casa e dopo lo “scippo” della Protomoteca sono prima salite in Aula Giulio Cesare dove erano presenti anche Agenti della Polizia Locale e Amministrativi oltre che il sindacato USI e poi hanno preso la Sala del Carroccio dove hanno passato la notte.

Qui sentiamo Daniela Pitti che ci dice “noi continuiamo a chiedere la sospensione del contratto unilaterale e l’avvio di un confronto reale con le parti sociali e un ascolto delle nostre alternative per i dipendenti capitolini. Stamattina -ieri- c’era un’assemblea sindacale di tutto il personale capitolino, ovviamente la risposta più grande c’è stata dal settore educativo, ma erano presenti anche alcuni vigili e alcune figure degli altri settori amministrativi e la richiesta su questo punto è unica per tutti: appunto sospendere il contratto unilaterale…”

Roberto Martelli dell’USI ci riferisce che “ritengo molto grave il comportamento della Giunta ed il rifiuto di dare la sala della Protomoteca, dopo che era stata formalmente concessa all’assemblea indetta dall’USB. Anche noi come USI in questi mesi di mobilitazioni abbiamo dovuto scontrarci con il rifiuto di avere delle sale per assemblee o di non essere ricevuti. Riteniamo sbagliato che non ci sia un confronto politico in merito ai servizi pubblici che il Comune con suo personale, con aziende più o meno partecipati, con appalti e affidamenti, deve fornire a questa città che tra abitanti, turisti e lavoratori che vi pur provenendo da altri posti vi passano la loro giornata lavorativa supera i 4 milioni.  La battaglia per i servizi è centrale per l’USB e l’USI che come sapete stanno costruendo una lista unitaria per le prossime elezioni delle RSU e stanno preparando assemblee e scioperi nei prossimi giorni anche in vista di uno sciopero cittadino e di una manifestazione tra lavoratori comunali – delle varie aziende – coop. ed altro – che gestiscono i servizi a Roma Capitale. La lotta prosegue anche in vista delle prossime trattative, con la richiesta che sarà portata in consiglio da SEL e M5S di un congelamento dell’accordo decentrato imposto dalla Giunta in maniera unilaterale e che da oggi è partito dalle scuole agli uffici,  contro ogni decisione di tutti i sindacati e di tutte le RSU elette.”

SEL e M5S che ieri, tramite Annamaria Cesaretti e Marcello De Vito, hanno partecipato all’incontro della mattinata, promettendo di fare pressione e si dicono pronti a presentare una mozione nella quale si chiede la sospensione, almeno fino a marzo, del contratto unilaterale.

Continua Daniela “Nieri ha dato la disponibilità ad un incontro per discutere sulle questioni legate al contratto decentrato, per il 14 gennaio alle 18. Noi abbiamo però chiesto che, se c’è questa disponibilità all’incontro, nel frattempo vengano fatte delle azioni concrete e venga sospeso tutto”.

Quel che è certo è che ci vuole la pazienza di Giobbe e una tolleranza pressoché infinita per sopportare le mille promesse, le decine di volte in cui si sono sentite ripetere che qualcuno farà pressione, che ci sarà confronto e ascolto. Ad oggi le cose sembrano irremovibili. Cambiano le Giunte ma non cambiano i problemi per i dipendenti capitolini sui quali resta la spada del contratto unilaterale.

Per questa mattina dalle 11.30 trattativa sindacale con tutte le sigle, al Tempio di Giove ci saranno ancora loro, le maestrine. Altra trattativa, altra corsa.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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