Cronaca

Vigili e sicurezza: cosa sta succedendo realmente nella Capitale?

Parliamo con l’avvocato Giorgio Ciardi, ex responsabile alla sicurezza nella passata Giunta su quanto accaduto la notte del 31 dicembre.

Le accuse reciproche tra amministrazione e sindacati: cosa sta capitando? Chi sono questi 44 accusati di assenteismo? “Intanto dobbiamo dire che c’è stato un balletto delle cifre inverecondo, noi abbiamo avuto il comandante generale che è andato addirittura in procura il giorno dopo a denunciare chissà che cosa, il sindaco Marino ha lanciato le sue fatwe coinvolgendo anche il Governo, il Presidente del consiglio e il ministro Madia, poi in realtà sembra che ad oggi i numeri siano di molto ridimensionati, parliamo di 44 persone che sembrano abbiamo presentato il certificato medico per malattia, parliamo su un numero totale di circa mille persone. Quindi tutto questo procurato allarme mi sembra veramente una cosa folle”.

Cosa è successo durante la chiamata di reperibilità in cui il messaggio è arrivato a deceduti e pensionati? Addirittura la UIL parla di un virus nel data base: “Non so se c’è stato un altro hacker come quello che è entrato nel sistema informatico delle multe che ha portato Marino a fare una denuncia. In realtà probabilmente è solo sciatteria ma il punto è un altro, la reperibilità è un istituto molto particolare, noi per esempio nei 5 anni dell’amministrazione Alemanno l’abbiamo utilizzata una volta sola quando c’è stata la nevicata a Roma. Quando, invece, ci stanno manifestazioni come quelle del 31, che sono manifestazioni ordinarie tra virgolette, ogni anno c’è Capodanno ogni anno si fa il concerto, non c’è bisogno di fare la reperibilità, ma vanno organizzati i servizi in tempo. Quello che è successo a Roma è la conseguenza di un anno e mezzo di relazioni sindacali quasi inesistenti in cui il Campidoglio non ha ritenuto di dover aprire un confronto con i rappresentanti dei lavoratori della polizia municipale per ciò che riguarda il loro status e la loro situazione, e ovviamente siccome l’attività che si svolge a Capodanno è soprattutto su base volontaria, coloro che dovevano volontariamente aderire attraverso l’istituto dello straordinario ai servizi previsti per la notte di San Silvestro hanno ritenuto di non doverlo fare perdendo anche una cifra importante e significativa rispetto a quello che è lo stipendio base”.

Lo straordinario è su base volontaria, nessuno è obbligato? “Assolutamente! La cosa che ci ha lasciato tutti quanti piuttosto basiti è il fatto che abbiamo visto una campagna di stampa e sui media anche con firme autorevoli del giornalismo italiano che si sono avventati sul corpo ferito della Polizia Locale di Roma Capitale come degli sciacalli, come se i vigili urbani di Roma fossero il problema della Città di Roma, quando il problema della Città di Roma è sicuramente un’amministrazione come quella attuale che non è in grado neanche di confrontarsi e difendere i propri lavoratori”.

Se fosse stato un evento eccezionale o altro problema grave cosa sarebbe successo? “Di fronte ad un evento catastrofico gli stessi lavoratori avrebbero sicuramente messo da parte le loro rivendicazioni e sarebbero scesi in campo come hanno sempre fatto, sicuramente il meccanismo con cui sono stati chiamati i lavoratori della polizia municipale la sera del 31 è stato un meccanismo che ha dimostrato delle pecche. Sicuramente c’è stata superficialità e c’è stata poca attenzione, mi dicono come già ribadito da lei, che addirittura sono state chiamate persone passate a miglior vita quindi una sciatteria.”

Chiudiamo con due domande, come rispose il Corpo durante la grande nevicata del 2012 e cosa bisognerebbe fare oggi per salvare il Corpo della Polizia Locale di Roma e per garantire la sicurezza dei cittadini? “Quando ci fu la nevicata a Roma come in altre occasioni, come la canonizzazione di Giovanni Paolo II o penso al terremoto dell’Aquila, il Corpo della polizia municipale di Roma è stato in prima fila, è sceso in strada e ha fatto assolutamente il proprio dovere come sua tradizione. Per quanto riguarda come affrontare le problematiche di oggi, intanto bisogna dire una cosa: in questo Paese in cui si dicono tutti riformisti sono anni che si aspetta una riforma delle polizie locali in tutta Italia, perché il ruolo del poliziotto municipale in questi anni è molto cambiato e si è arricchito di tante funzioni, e c’era una riforma che era in itinere nella scorsa legislatura che purtroppo non è andata a buon fine. Quindi assolutamente forse la Madia e Renzi, invece di chiacchierare, dovrebbero riprendere quella riforma e portarla a termine.

E poi a livello locale le singole amministrazioni debbono dialogare con i lavoratori non debbono delegittimare i sindacati, perché altrimenti si entra in un meccanismo di conflittualità che non serve a nessuno.”

 Un ringraziamento al Bar Tabacchi “Vaccarino” di via Marcantonio Colonna 37, Roma, per l’ospitalità.

SenzaBarcode Redazione

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