La Polizia Locale di Roma vuole riforme, lo chiede da anni
Polizia Locale. Giannini replica alle dichiarazioni del Premier : “Era ora che Renzi si accorgesse che esistiamo”
“Ci volevano questi episodi per far rendere conto a Renzi che esiste un problema Polizia Locale, sono anni che chiediamo ai Governi una legge di riforma: oggi siamo considerati come semplici impiegati comunali, alla stessa stregua di chi rilascia i timbri all’anagrafe, le regole di legge e contrattuali volute dai Governi e dai Parlamenti ci dicono che non abbiamo nulla a che fare con la sicurezza, ovviamente fatto salvo quando gli serve: come nelle partite di calcio, la notte di Capodanno, per il controllo degli immigrati e per buttare giù le baracche abusive.” ha dichiarato Stefano Giannini, Segretario romano del SULPL replicando alle parole del Presidente Renzi.
“Lo scontro tra Marino e la Polizia Locale” ha concluso Giannini “è proprio figlio di questo disordine legislativo e contrattuale, quando si ha il contratto di lavoro di chi sta dietro ad uno sportello e non gli si riconoscono neanche i rischi, non lo si può poi obbligare a fare il lavoro e i turni come se fossero dei poliziotti. E a dirlo ai Governi è anche il Consiglio d’Europa dal 2004, suggerendo gli stessi temi che chiediamo noi. Se anche Marino e Clemente, invece di fare con noi come i capponi di Renzo de I Promessi Sposi, ci avessero aiutato a far cambiare le regole generali, probabilmente episodi come questi non sarebbero successi.”