Stadio as Roma: M5S si a costruzione ma rispettando le norme
Nuovo stadio as Roma: M5S favorevole, per almeno 10 siti alternativi con valide caratteristiche, nel rispetto delle leggi e della programmazione sulla città.
Lo abbiamo detto più volte con forza supportati dalla documentazione scientifica. Il M5S romano non è contro la costruzione di un nuovo impianto sportivo, di qualunque tipo si tratti, importante leva dell’economia sia locale che nazionale. E tanto meno contro l’iniziativa imprenditoriale privata, ma è contrario alla costruzione di uno stadio con procedure che non rispettano le norme e che permettono indebiti arricchimenti di speculatori. Lo stadio rappresenta solo il 10% di una enorme speculazione edilizia.
“La mutazione da Stadio a Centro Direzionale avviene attraverso una errata applicazione del “contributo straordinario”, la regola stabilita dal PRG in base alla quale il 66% dei plusvalori immobiliari generati da una trasformazione, la cui sostenibilità urbanistica va accertata prima di ogni altra cosa, tornino alla città. Con queste risorse, stabilisce il PRG, si devono realizzare opere pubbliche che migliorino la vita dei cittadini. Qui invece le opere previste, soprattutto infrastrutture di trasporto (prolungamento linea B, adeguamento via Ostiense/via del Mare, nuovo ponte carrabile sul Tevere e raccordo tra autostrada Roma – Fiumicino e via Ostiense), servono a far entrare e uscire gli spettatori dallo Stadio e a rendere facilmente accessibile dall’aeroporto di Fiumicino il Business Park. La lettera e lo spirito del PRG sono stravolti”. E’ quanto dichiara in una nota di inizio novembre l’INU Istituto Nazionale di Urbanistica.
La nostra proposta: Ci sono almeno 10 siti alternativi con valide caratteristiche a Roma e nella Città Metropolitana con aree destinate allo sport e ci sono due stadi da poter recuperare ed utilizzare al meglio per i quali sono stati investiti in passato centinaia di milioni di euro, che sono ampliabili, rimodernabili, migliorabili e meglio collegabili, usando gli incentivi di legge per dare alla città ed alla squadra lo stadio che merita senza creare danni ai cittadini residenti nel quartiere ed arricchire i soliti noti.
Ma il merito della questione e dunque l’impatto sulla vita dei cittadini, non sembra interessare al PD che si dice favorevole allo stadio ma nei fatti ostacola la volontà espressa dal Sindaco Marino intento ad approvare la delibera per questo venerdì in Aula. Infatti nella conferenza dei capigruppo di ieri la maggioranza ha calendarizzato rispetto al consiglio comunale precedente, due delibere urbanistiche (nn. 121 e 127) mettendole proprio davanti a quella dello stadio, che in tal modo passa dal 5° al 7° posto.
Il risultato è che la discussione sul progetto viene di nuovo rinviata. E ancora una volta in Aula prendono piede solo le dinamiche legate alle logiche di potere anziché il dibattito fondato sulla esposizione tra argomentazioni contrapposte nell’interesse dei cittadini.
Non potrebbe essere altrimenti con un PD che vuole fare lo stadio della Roma ma non vuole che sia il Sindaco Marino a farlo per non parlare del fatto che l’intervento del presidente americano ha oscurato le “logiche” che da sempre si sono imposte sulle grandi opere romane.