Mirko Coratti, vergognati! La democrazia mancata
Lo decise mesi fa Mirko Coratti, “selezione all’ingresso” e da allora la regola si inasprisce. E mentre le liste “svaniscono” la democrazia sfuma.
Diciamocelo, l’atteggiamento di questi eletti in Campidoglio lascia molto a desiderare, soprattutto la gestione da parte di Mirko Coratti, PD e presidente dell’Assemblea Capitolina, così si chiama il consiglio comunale di Roma, che non accetta alcuna presenza in Aula da parte dei cittadini se non invitati dai consiglieri (niente dissenso se non “istituzionale”), ma anche nel caso di raccomandazione interna non è detto che si entri.
Se ciò fosse avvenuto da parte dei passati gestori del Consiglio si sarebbe gridato al fascista! Oggi vogliamo gridare alla mancanza di trasparenza e, allora, diciamocelo: vergognati Mirko Coratti! L’impossibilità dei cittadini di partecipare, anche se prevista dal regolamento del consiglio comunale, ai lavori d’Aula è dimostrazione di debolezza. Vergognati! Perché non sai gestire le sedute e quindi ripieghi sulla gestione autoritaria. Vergognatevi! Perché la vostra democrazia elitaria non comporta la disaffezione dei cittadini ai vostri imbrogli. Vergognatevi! Perché non siete in grado nemmeno di sfiduciare un sindaco che vi tratta da subalterni, e pensa di voi il peggio possibile.
Vergognatevi! Perché se verrete ad elezione raccontandoci la rava e la fava solo comprando i voti potrete essere rieletti. Ne avevamo parlato in una intervista con la consigliera Virginia Raggi -M5S- ma ricordo al cittadino cosa dice l’art. 30 del regolamento dell’Assemblea Capitolina:
Articolo 30, pubblicità delle sedute del Consiglio comunale – oggi Capitolino ma con regolamento invariato:
1. Le sedute del Consiglio Comunale sono pubbliche salvo i casi in cui il Consiglio medesimo, con deliberazione motivata adottata a maggioranza assoluta, decida di adunarsi in seduta segreta per la tutela della riservatezza di persone, gruppi o imprese.
2. Delle sedute segrete è redatto un verbale sintetico, a cura del Segretario Generale, con l’annotazione degli argomenti trattati, dei Consiglieri intervenuti e delle deliberazioni adottate.
3. Il Presidente può disporre l‟attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, al fine di assicurare una più ampia pubblicità di particolari sedute.
4. Il Presidente, sentito l‟Ufficio di Presidenza, autorizza la trasmissione delle sedute del Consiglio Comunale da parte delle emittenti radio-televisive che ne facciano richiesta
Nel video la verità, quello che succede all’esterno di Palazzo Senatorio nelle ore del Consiglio Capitolino, tra liste e attese, attaccati alle transenne nella speranza che il proprio turno arrivi, consapevoli che potrebbe non accadere mai e che, forse, le persone indicate nella lista non sono neppure reali. Una farsa che si ripete ormai da mesi, mentre le vere liste sono incagliate da qualche parte nel Palazzo. Incontriamo anche Raimondo Fabbri, consigliere del Municipio XIII nelle fila della ‘Lega dei Popoli che, con sette suoi concittadini, si era recato al Campidoglio per assistere al Consiglio e discutere la mozione sull’urbanistica.