Dipendenti Capitolini: Attesa pregiudiziale e tavolo alle 13
Passione per i dipendenti capitolini, Stefano Giannini e Romolo Bonarota Sulpl appena usciti dal tavolo di stanotte. Ora attesa della pregiudiziale ed eventuale nuovo tavolo.
Stefano Giannini e Romolo Bonarota, raggiungono il microfono di SenzaBarcode appena usciti da Palazzo Senatorio, il tavolo è stato sospeso e gli chiedo di aggiornarci, cosa e successo e come si è concluso “è finito che siamo ancora in stand by, è stata posta una pregiudiziale, da quasi tutte le sigle sindacali, di sospensione dell’atto unilaterale sottoscritto dall’Amministrazione il 1 agosto 2014, tutte queste ore a decidere di non decidere e spostare il tavolo a domani -oggi- alle 13, in mattinata si saprà se l’Amministrazione avrà accettato la nostra pregiudiziale“
Stefano Giannini spiega che fino a quando vi è trattativa bisogna lottare e che in questo caso, se si volesse, si troverebbe il margine. La sospensione di un solo mese è, tutto sommato, inutile. Considerando la difficoltà al dialogo con questa Amministrazione, la poca propensione alle richieste dei dipendenti capitolini e le vacanze natalizie, questo mese potrebbe essere solo un modo per garantire alla città di non avere problemi a Natale. Immaginate scioperi della Polizia Locale o delle maestre, oppure una serie, giornaliera, di assemblee di un paio di ore. Si paralizzerebbe tutto il “sistema Roma” e in queste giornate il danno sarebbe anche maggiore di qualsiasi altro periodo dell’anno.
Una sospensione senza data e la volontà di dialogare e migliorare, garantirebbero sì il margine di manovra.
Chiedo a Romolo Bonarota se quello che si aspettava martedì, dopo che il tavolo fu sospeso causa gravi impedimenti familiari di Ignazio Marino, è risultato poi nei fatti di questa semi notte a Palazzo Senatorio “mi aspettavo un’amministrazione che avesse maggiormente la capacità di comunicare. Il problema qui è proprio la comunicazione, noi parliamo aramaico e loro greco antico.” Ci fa un esempio per comprendere questa difficoltà a trovare un punto di comprensione comune “loro parlano di produttività e per noi alla fine è una produzione, in poche parole si sta cercando di premiare chi, in qualche modo, produce di più ma andando a scapito del servizio. Noi ribadiamo sempre il concetto che l’attività pubblica deve essere basata sul servizio, sulla qualità…”
Oggi alle 13 in Piazza del Campidoglio, a meno che l’Amministrazione non decida di non tenere in considerazione la richiesta di sospensione dei sindacati e autonomamente, di far partire il nuovo contratto dal 1 dicembre.
Mettendo un pizzico di fantapolitica viene da pensare che esiste anche un’altra possibilità: si accetti la sospensiva per un mese, si arrivi al commissariamento quindi attivando l’atto unilaterale, successivamente campagna elettorale basata sul “quanto ha fatto male Marino” e la vittoria di qualcuno che non ha mai fatto proposte insieme alle proteste e, in capo ad altri 6 mesi, ancora tutti in piazza coi dipendenti capitolini, quelli che non saranno migrati in altri lidi, ovviamente.