Cronaca

Catia Mineo. Proposte Cattoi Marino respinte al mittente

Durante una pausa al tavolo delle trattative sindacali, Catia Mineo del CSA viene ad aggiornarci. Le proposte Cattoi Marino vengono respinte al mittente

“Glielo abbiamo detto in tutti i modi che non è possibile attuare quel piano organizzativo” dice subito Catia Mineo del CSA “glielo abbiamo detto per le maestre, per i Vigli, per gli amministrativi… l’errore più grosso che è stato fatto è mettere l’impianto organizzativo come una riorganizzazione, a fronte del salario accessorio”. Sono passate le 22 e in Piazza del Campidoglio, tra cori e sms, si fa la veglia aspettando che i sindacati vincano, o quantomeno non perdano clamorosamente, questo braccio di ferro col sindaco Ignazio Marino e tutti i membri della Giunta presenti.

“Quello che ho percepito dalle parole del sindaco” continua la Mineo, “forse lui pensava che noi accettassimo al buio, magari dicendo <intanto lo attuiamo, poi dopo magari ne riparliamo>. Questi giochetti li conosciamo! E’ da maggio ormai che li conosciamo”

Al tavolo, oltre Ignazio Marino, c’è Luigi Nieri che martedì si è fatto portavoce/giustificazione del sindaco, l’assessore Alessandra Cattoi e  il capo dell’amministrazione capitolina, Liborio Iudicello, quello che dissero essere stato vittima, il 1 agosto, di un linciaggio da parte dei dipendenti capitolini presenti in piazza: ricordo di aver visto una folla spostarsi verso di lui, ma a parte l’acqua lanciatagli dalle bottigliette non ho registrato alcun linciaggio, gli insulti si, Iudicello quel giorno ne ha presi parecchi.

Catia ha avuto anche un confronto con Alessandra Cattoi -la fedelissima che i maliziosi chiamano “la baby sitter del sindaco“, dato che era la sua assistente in Senato – Catia Mineo del CSA si occupa della scuola principalmente ma conosce bene anche gli altri settori “a fronte di quanto aveva detto il sindaco, convinto che questa città si possa cambiare e tornare alla legalità, e ha fatto riferimento ad una serie di ruberie fatte negli anni precedenti a lui; a fronte di questo dice che sta facendo di tutto perché questa sia la città più bella, più brava, più buona… allora io ho posto una domanda” continua Catia “io la ringrazio perché evidentemente ci vuole così bene e vorrei capire qaul’è il passo per arrivare a questo! A quel punto, riferendomi all’assessore Cattoi le ho detto: < Se il passo è quello di aumentare tre ore alle insegnanti dandogli meno soldi, dandogli più responsabilità, se il passo è mettere a repentaglio i nidi che sono stati efficientissimi in tutti questi anni, e se il passo è quello di fare cassa sui dipendenti comunali, ho serie difficoltà a comprendere come possa cambiare questa città>”

Ho ascoltato diverse molte il sindaco dire qualcosa del genere “chi mi contesta è corrotto“, ricordo quando insinuò quasi che i lavoratori Farmacap erano dei ladri e con questo contratto, gestito per altro nel peggiore dei modi, che sembra una rivoltella alla tempia dei dipendenti comunali, difficilmente si avrà questa bella, buona, cara e brava città.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

Un pensiero su “Catia Mineo. Proposte Cattoi Marino respinte al mittente

  • Catia mineo devi dire alla cattoi che visto il bene che vuole alle insegnanti che venga lei al nostro posto e con il nosto stipendio non per pichi giorni ma per almeno un annno scolastici

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