Piacere, Antonio. Emanuele Di Luca al Teatro Arvalia
Al teatro Arvalia è protagonista la drammaturgia del giovane autore italiano Emanuele Di Luca.
Sul palcoscenico del Teatro Arvalia torna protagonista la giovane drammaturgia italiana. Fino a domenica 9 novembre è in scena il testo scritto e diretto da Emanuele Di Luca “Piacere, Antonio!”, che segna il suo debutto nelle vesti di autore e regista teatrale, con Cristina Mugnaini, Piero Piccinin e Arcangelo Zagaria.
Al centro della commedia troviamo Antonio, un uomo sulla settantina, ingenuo, sognatore, inguaribile romantico, ossessionato dalla morte e da Monica, unico grande amore della sua vita. Trascorre le sue giornate al fianco di Carlos, amico fedele ed impertinente. Tra pensieri, sentimenti, sensazioni, equivoci, battibecchi, conversazioni deliranti ed esilaranti, questa commedia vuole far riflettere lo spettatore sullo scorrere del tempo, ma soprattutto sulla percezione della realtà e della normalità.
“Mi sono sempre domandato: cos’è normale? – afferma l’autore Emanuele Di Luca – Per definizione, la normalità è la condizione di ciò che è o si ritiene normale, cioè regolare e consueto, nella norma. La norma non è altro che il comportamento medio. Ci autodefiniamo normali, perché la realtà che vivo io è la stessa che vive la maggior parte della gente, ma chi stabilisce che proprio questa non sia alterata, falsata? Altra gente “normale”. E’ normale non essere capaci di ridere alla vita? E’ normale vivere con il coltello tra i denti? E’ normale non riuscire a godersi tutto ciò che ci circonda? E’ normale lamentarsi continuamente della crisi e poi spendere quotidianamente soldi in cose futili e gioco d’azzardo? Sì, se questo è il comportamento medio, è normale! Noi siamo quelli normali.
Con questo testo non voglio ergermi a risolutore di un quesito che mi assilla da anni, ma anzi, voglio far riflettere sulla percezione della normalità, insinuando qualche dubbio in più nella testa delle persone. Per fare questo ho lavorato sui personaggi, stando attento a non cadere in tutto ciò che è stereotipato e cercando di portare verosimiglianza nell’esposizione, mantenendo sempre l’ironia di base. La leggerezza, mai come adesso, è vitale”.
Teatro Arvalia, via Quirino Majorana 139, dal 6 all’ 8 novembre ore 21.00 e domenica 9 novembre ore 18.00