DNA al RomaEuropa Festival 2014
RomaEuropa Festival 2014 presenta DNA 5a edizione, Omaggio ai maestri della danza italiana con la sezione DNA Memory.
Focus sulla giovane danza internazionale al Romaeuropa Festival: parte il 4 novembre la rassegna DNA, quinta edizione ideata e curata da Anna Lea Antolini con 19 coreografi da Italia, Spagna, Olanda, Belgio, Francia e Svezia in scena ai teatri Vascello e Piccolo Eliseo e negli spazi de La Pelanda, Carrozzerie N.O.T. e Opificio Romaeuropa.
Apre la rassegna il 4 novembre al Teatro Vascello, Sharon Fridman, coreografo di origini israeliane attivo in Spagna, per la prima volta a Roma con ¿Hasta dónde?, il duo che ha reso nota la sua compagnia, e Caìda libre, indagine coreografica per 21 interpreti sulla natura delle relazioni umane.
Quattro coreografi in scena al Piccolo Eliseo il 5 novembre: Moreno Solinas presenta il suo Time game, seguito dalla coreografia Intorno al fatto di cadere della giovane italiana Claudia Catarzi, mentre dall’Olanda arrivano Arno Schuitemaker (vincitore di prestigiosi riconoscimenti in Olanda e in Europa) con The fifteen project | Duet, e Itamar Serussi, coreografo di origini israeliani ed ex danzatore della Batsheva Dance Company, a DNA con Ferrum, un magma coreografico che avanza tra posizione yoga e posizioni di memoria ballettistica, ora fluide ora meccaniche.
Si torna al Vascello il 6 novembre con Black milk, lavoro rigoroso e formale della belga Louise Vanneste, grazie al quale la coreografa si è aggiudicata il Premio della Critica Teatro e Danza destinato ai migliori lavori degli artisti francesi in Belgio.
Il 7 novembre al Piccolo Eliseo, Manfredi Perego (vincitore del Premio Equilibrio 2014) presenta la sua nuova produzione Dialogo a tre con la molecola d’aria, e Daniele Ninarello il suo nuovo graffiante lavoro Rock rose now.
L’8 novembre al Vascello l’acclamato coreografo Giulio D’Anna è in scena con Oooooooo, nuova versione dell’omonimo progetto vincitore dell’azione Anticorpi XL CollaborAction. Lo spettacolo realizzato in collaborazione con la compagnia Fattoria Vittadini è generato dal curriculum vitae dei performers, dai dati statistici italiani e da memorie di esperienza di intimità ferita.
Il 9 novembre (ore 17) all’Opificio Romaeuropa in prima nazionale Mouvement sur mouvement di Noè Soulier, coreografo francese già consacrato tra i danzatori emergenti più significativi del momento, strettamente legato alla ricerca di William Forsythe da cui trae ispirazione e forza per indagare il rapporto tra intenzione e movimento.
Lo stesso giorno, ma al Vascello alle ore 21, è di scena la danza erotica, impulsiva, carnale, dello svedese Jefta Van Dinther (che vanta tra le altre una collaborazione con la band Röyksopp e con il Cullberg Ballet) impegnato assieme a Thiago Granato in This is concrete: una ode al corpo, alla musica techno, al piacere del contatto fisico.
DNA è memoria con DNA Memory. Dopo il debutto del delicatissimo Dolcevita, Virgilio Sieni torna al Romaeuropa Festival con Indigene, parte del progetto Cerbiatti del nostro futuro che ha lo scopo di creare e sviluppare un repertorio di danza contemporanea destinato e interpretato da giovanissimi danzatori di età compresa tra i 10 e i 15 anni. Indigene è la seconda coreografia creata per le giovanissime danzatrici del gruppo Butterfly Corner e nasce dalla collaborazione tra i settori Danza e Musica della Biennale di Venezia (La Pelanda, 8 novembre).
Raffaella Giordano, figura storica della danza italiana e membro fondante del collettivo Sosta Palmizi, rimette in scena il suo secondo solo del 1995, Fiordalisi, visione immersa in un flusso ininterrotto di energia dove il corpo è interiorità ed esteriorità (Piccolo Eliseo, 9 novembre).
Appunti Coreografici. Alla loro prima coreografia sono i giovani artisti di DNAppunti coreografici (4 novembre, Opificio Romaeuropa): cinque coreografe italiane, Annamaria Ajmone, Caterina Basso e il duo Valentina Buldrini/Martina La Ragione, mostrano al pubblico 15 minuti di una loro nuova produzione. Agli spettatori l’opportunità di esprimere la propria preferenza e a una squadra di operatori (Massimo Carosi, Laura Kumin e Anita Van Dolen) il compito di studiare questi appunti e assegnare al progetto più promettente un percorso di residenza creativa e sostegno economico.
Talk e formazione (6 novembre, Opificio Romaeuropa). Tanti gli incontri e i progetti di formazione che ruotano intorno alla quinta edizione di DNA, un vero e proprio festival nel festival. In sinergia con Cro.me e Coorpi continua il ciclo di talk dedicati agli archivi coreutici e alla relazione tra danza, video e web. In questo ambito sarà presentata una selezione delle migliori opere del contest La danza in un minuto dedicato ad opere di video-danza. Ancora DNAJuniors, DNAmemorylab, DNApictures, DNAvisioni, DNAwords, DNAmovement#1 e DNAmovement#2 disegnano percorsi di avvicinamento al linguaggio coreografico per il pubblico, per aspiranti critici, fotografi e per danzatori di tutte le età.
Infine il 7 novembre alle Carrozzerie N.O.T., Chiara Frigo, con BALLROOM, e Silvia Gribaudi, con Over 60, propongono due laboratori e un evento/spettacolo conclusivo con il coinvolgimento di interpreti non professionisti di differenti fasce d’età del territorio laziale.