Multiservizi,ogni scandalo ha la sua azienda e sindacati
Multiservizi, il pozzo nero degli scandali. Licenziati e non rappresentati ai tavoli. Ennesima commissione all’acqua di rose e tavolo tecnico senza i sindacati di rappresentanza.
Partiamo dal fondo, o meglio dall’ultimo clamoroso “imbroglio” sulla vicenda Multiservizi. Oggi 31 ottobre 2014 si riunisce un tavolo sindacale, invitati CGIL, CISL, UIL; peccato che nessuno dei 48 lavoratori della Multiservizia sia da loro rappresentato. I loro sindacati di riferimento sono USI e USB, che senso ha quindi questo tavolo resta un mistero: ai “maligni” della fantapolitica -come la scrivente- sembra invece un messaggio forte e chiaro. Ma la triplice così riunita che farà, firmerà fantomatici accordi risolutori che non risolvono un accidenti? Vedi a tal proposito il contratto di solidarietà per i lavoratori TPL firmato da tutti tranne che da USB.
La scorsa settimana si è tenuta la commissione trasparenza, chiedere che fosse al completo era veramente troppo, ma erano presenti Giovanni Quarzo, capogruppo di Forza Italia, Marcello De Vito, capogruppo del Movimento 5 Stelle, l’assessore Estella Marino e l’assessore Daniele Ozzimo, il consigliere Fabrizio Ghera di Fratelli d’Italia, il consigliere Alessandro Onorato della lista Marchini e direttore generale dell’Ama Giovanni Fiscon. Per conoscere la commissione al completo consultare il sito. Tralasciando sul fatto che alcuni di questi membri non sono mai stati incontrati dagli, ahimè, assidui partecipanti, è bene ricordare che i lavoratori Multiservizi sono a tutti gli effetti dei disoccupati ed iscritti alle liste del collocamento.
L’assessore Estella Marino, dopo un rapido resoconto informa del tavolo sindacale – che doveva tenersi il 29 ma rimandato ad oggi appunto – dove si sarebbe discusso su come “aggiustare” la proposta di utilizzo in Roma Multiservizi – che al 51% è proprietà di AMA – con contratto part time di 30 ore per 11 mesi. A quel punto qualche lavoratore si è sentito “un po’ offeso” sia dalla proposta che dal fatto che al tavolo non erano stati invitati i loro rappresentanti -e ancora non lo sono- finalmente Giovanni Quarzo pone la domanda “Scusate, ma quanti lavoratori sono rappresentati dai sindacati che saranno presenti?” e al coro di “nessuno” Quarzo si rivolge al rappresentante AMA con un punto interrogativo, questo tergiversa ma una risposta, o una proposta, concreta non la partorisce. Duro Alessandro Onorato che ribadisce “prendete una decisione e non giocate con la vita di queste persone”, chiaro anche Marcello De Vito “è ora di essere sinceri e trasparenti”. Roberto Martelli, rappresentante USI, espone chiaramente il problema ricordando che anche se non firmatari di CNL rappresentano dei lavoratori ed hanno quindi pieno titolo, e dovere, d’essere convocati ed ascoltati -questa vicenda mi ricorda a grandi linee quanto successo al DICCAP durante l’accordo per il contratto decentrato– l’obbiettivo è e deve essere l’applicazione della Legge 147 del 2013 che prevede di ricollocare i dipendenti, magari restituendo la dignità che gli hanno tolto lasciandoli senza salario dal 10 settembre! L’assessore Ozzimo ha dichiarato di voler risolvere al più presto la situazione.
In tutto questo, che sarebbe già abbastanza, c’è la lettera che Augusto Fantini ha inviato al primo ministro Matteo Renzi, ricordandogli che Multiservizi fa parte di quelle aziende -di seconda fascia- che prevede la salvaguardia del posto di lavoro. Sì quindi alle vendita ma tutelando i lavoratori come previsto anche nel salva Roma. Nella sua lettera Augusto Fantini ricorda questi punti a Matteo Renzi, la Segreteria generale del consiglio dei Ministri ha ricevuto la sua comunicazione e immediatamente inviato una nota al Gabinetto del sindaco, con ansia si attende risposta.
Oggi andrà in scena l’ennesimo sfregio al rispetto della democrazia, la dignità del lavoro e pure la nobiltà del lavoro; questo Governo ha ormai dimostrato cosa pensa in merito alle “fasce basse” della società, quelle che per 1000 euro al mese devono lavorare e faticare, quelle fasce che con stipendi miseri fanno andare avanti un Paese e permettono a loro auto blu, stipendi da capogiro, ristorante al Senato, Leopolde e varie ed eventuali.
Quindi oggi, all’incontro tra azienda e triplice -ricordo che CGIL, CISL, e UIL non rappresentano nessuno dei 48 lavoratori che sono invece USI e USB- non ci sarà da stupirsi se nessuno degli ex dipendenti sarà ammesso al tavolo, magari 3 o 4 per Grazia ricevuta, infondo si parla solo della loro vita e della sopravvivenza di Roma, mica di cose importanti!
Principalmente per tecniche di divulgazione 😉 ma grazie della tua segnalazione e di aver letto il nostro articolo, faremo maggiore attenzione.
Roma multiservizi… Ma perché non viene mai scritta correttamente?