Cronaca

Manifestazione e Istruzione. Renzi, La buona scuola siamo noi!

La buona scuola siamo noi, contro alle riforme che rendono l’istruzione un benefit per classi sociali agiate. Non sia che il metodo fa scordare il merito.

  • Art. 19: Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Qualcosa in Italia lo si rispetta ancora, il diritto a manifestare è sancito dalla Costituzione, da’ la possibilità a chi vuole palesare un punto diverso, di esporlo liberamente. Così hanno fatto i ragazzi che ieri erano davanti al Ministero della pubblica istruzione di Roma e nelle altre 100 piazze italiane. Da Bari a Firenze da Roma a Sorrento tutti contro il Governo Renzi e una politica che rende l’istruzione una beffa inaccessibilità ai più.

Sulle scale del Ministero della Pubblica Istruzione un cordone di poliziotti, davanti a loro di studenti (non certo in aria minacciosa, gli uni o gli altri) con in mano uno striscione “la buona scuola siamo noi” , il tram 8 è stato bloccato nei due sensi, così come deviate le auto, da li non si passa neppure con l’auto blu, un dispiegamento di forze importante, Polizia Locale, Carabinieri, Finanza e Polizia di Stato, oltre ad un numero  imprecisato di agenti in borghese, ma la manifestazione è pacifica, e gli agenti sono senza casco e con gli scudi abbassati. I binari del tram e la strada ospitano i ragazzi seduti a terra, loro non sono li per prendersala con le “guardie” per esercitare il sacrosanto diritto alla manifestazione.

Dal megafono voci un po’ rauche non smettono di spiegare il perché e il per come “quello che era stato conquistato in anni di lotta, durante gli anni ’70, nel ’68, questo capitalismo in crisi ci sta levando tutto” lo guardo e penso che probabilmente lui è dell’90 e quindi le sue affermazioni, urlate come se parlasse delle sue battaglie appena concluse, forse in qualche modo dovrebbero spaventarlo questo Governo Renzi che pare pensare poco all’ Istruzione e molto più all’articolo 18. Continua il ragazo al megafono ” dobbiamo renderci conto che quella che stanno creando e una vera scuola di classe….” Raccoglie poi un caldo applauso quando, ormai esausto urla “… la scuola ci costa sempre di più. In Italia è l’unico Paese dove la paghiamo due volte. Una volta con le tasse e la seconda con i contributi così detti volontari, che sono volontari soltanto a parole perché le scuole le esigono perché lo Stato non gli da più una lira

Mentre lui parla accorato di temi che riguardano tutti e con molta probabilità li perseguiteranno per i prossimi anni, c’è sempre qualcuno che imbratta muri con le bombolette spray o beve litri di birra – sono le 12.00 – e questo fa arrabbiare! la manifestazione è un atto politico e sociale e non è svolto per consumarsi in qualche ora di ozio! Ma è ancora colpa degli adulti e di chi ha dato l’esempio. Allora ancora di più fanno bene a manifestare accompagnando la protesta alla proposta “da domani – oggi – tutte le scuole organizzeranno scioperi, manifestazioni e occupazioni” urla una nuova voce al megafono. “La nostra istruzione non può essere un sistema per renderci già precari, adesso e domani sul mercato del lavoro e non è giusto essere costretti a lasciare l’Italia”.

“Dobbiamo bloccare un sistema che sta applicando lui – Matteo Renzi – e il suo Governo, attraverso le forze vive che abbiamo noi ogni giorno. Continuiamo la nostra lotta e da domani le scuole di Roma verranno bloccate

Da sottolineare che la manifestazione è stata pacifica, tranne qualche – permettetemi – stupido che ha preferito imbrattare i muri con bombolette spray o disseminare la strada di bottiglie di birra – tanto che la Polizia Locale è stata costretta a far ripulire la zona dall’AMA – non ci sono stati tafferugli. Mi si avvicina un signore, uno di quelli che il 68 lo h vissuto veramente, e mi dice “ora incasso il terzo no, ma vogliamo fare una foto a loro? – indicando la Polizia – sono senza casco…. i giornali e i fotografi hanno bisogno di far venire paura alle persone, invece oggi è una bella giornata, c’è il sole ed è una manifestazione pacifica, ne hanno di motivi per manifestare, insomma – prosegue l’ex studente – è proprio l’ottobrata romana!”

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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