Cronaca

Flash Roma: emendamento Svetlana Celli. M5S al sindaco

Emendamento Svetlana Celli: sub emendamento alla delibera di variazione del bilancio di previsione 2014 e pluriennale 2014-2016, il M5S immediata interrogazione al sindaco e assessore

Propone l’integrazione dello stanziamento di spesa nel settore sociale delle strutture territoriali per complessivi euro 1.500.000,00. I gruppi della maggioranza dell’Assemblea Capitolina  approvano un sub emendamento all’emendamento della Giunta Capitolina alla proposta n. 171/2014, che assegna 1.5 milioni di euro per il settore sociale senza indicarne il dettaglio e  la copertura.

Con riferimento alla decisione n. 89 del 19 settembre 2014 la Giunta Capitolina ha adottato la proposta di variazione al bilancio di previsione 2014 e pluriennale 2014-2016 n. 171 comprensiva della “Relazione Previsionale e Programmatica e della Ricognizione dello stato di attuazione dei programmi e dei progetti e mantenimento degli equilibri di bilancio”. I consiglieri della maggioranza propongono una ulteriore integrazione di spesa per 1.5 milioni di euro che ricade sulla variazione degli stanziamenti per la spesa sociale dei 15 municipi e sullo sblocco del Patto di stabilità interno pari a circa 730.000 euro.

Vista l’entità delle somme il M5S vuole sapere a quali interventi sarà destinato l’importo complessivo di 1.5 milioni di euro mancando del tutto l’articolazione di un dettagliato piano di assegnazione oltre che di qualsivoglia principio di programmazione.

Nel contempo con  l’emendamento presentato da Svetlana Celli  si concede una rateizzazione fino ad un massimo di 72 rate in favore dei concessionari degli impianti sportivi comunali.

Abbiamo predisposto immediata interrogazione al sindaco e all’assessore competente  il quale ha definito “l’emendamento Svetlana  Celli”  come “tecnico”. In realtà “tecnicamente” non fa altro che spalmare da 36 a 72 le rate con cui i concessionari dovranno restituire i soldi all’Amministrazione. Inoltre si posticipa di ulteriori tre mesi la firma dell’atto d’obbligo (al 31/12/2014), con il quale i concessionari  verseranno quanto  dovuto al Comune. In sostanza nelle casse comunali questi soldi ci saranno con più di tre anni di ritardo. Il M5S si chiede quale sia la ratio di tali decisioni e soprattutto chi sono i beneficiari di “cotanto tecnicismo”.

Di contro, se ci sono sempre chiare le motivazioni che  inducono le amministrazioni statali ad agevolare i cittadini soprattutto sui temi tributari, ci chiediamo se sia opportuno che  in Assemblea Capitolina si propongano emendamenti chirurgicamente orientati piuttosto che a vantaggio della comunità tutta.

SenzaBarcode Redazione

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