Cronaca

Il jazz e il folk di Roberto Fedriga

Jazz e folk-rock angloamericano si fondono nel’album di esordio di Roberto Fedriga, disponibile dal Settembre 2014.

Il cantautore  del bergamasco, Roberto Fedriga, debutta con una prima opera che promette di essere solo il preludio di una lunga carriera. Il primo album già può vantare la collaborazione di noti artisti del panorama jazz italiano, Nik Mazzucconi e Guido Bombardieri

Allievo del vocal performer rock-funk-sperimentale Boris Savoldelli, questo giovane artista classe ’84  è cresciuto ascoltando Tom Waits, Nick Drake, John Martyn e soprattutto Tim Buckley, musicisti che hanno influenzato fortemente  il suo sound. Il suo primo ed omonimo album è composto da 10 brani per un totale di  30 minuti di pura passione che parlano al cuore dell’ascoltatore e lo conducono in un viaggio tra disparati generi dal  folk-rock angloamericano al fumoso blues e jazz ballads. Dice lo stesso Fedriga :

Avevo un’idea per il mio disco d’esordio: ciò che avevo in testa è stato tradotto in musica senza filtro, e questa è sicuramente la cosa più importante. Ogni mia canzone ha una storia a sè. Spesso sono vere e proprie fotografie messe in musica. In altri casi l’ispirazione viene dal cinema o dalla letteratura. Mi piace poter pensare a questa contaminazione di arti che si intrecciano per nutrire l’ispirazione

 Nato a Lovere Roberto Fedriga inizia come cantante rock, per poi cambiare radicalmente genere per esplorare nuovi orizzonti musicali. I brani del suo album sono l’esito di una perfetta fusione era la scrittura d’autore italiana e la tradizione folk-rock americana, dove la scrittura dei testi diventa un momento fondamentale, protagonista che necessita di un attento studio e al contempo è l’espressione della creatività e della sconfinata fantasia di quest’artista.

L’ispirazione per la scrittura mi arriva spesso dal cinema, dall’arte visiva e dalla letteratura. Nei testi sono presenti citazioni a più o meno evidenti. In altri casi la scrittura è di getto, legata ad immagini o ad esperienze che mi hanno spinto ad utilizzarla come vera e propria valvola di sfogo.

Clelia Tesone

E m'abbandono all'adorabile corso: leggere, vivere dove conducono le parole. La loro apparizione è scritta; le loro sonorità concertate. Il loro agitarsi si compone, seguendo un'anteriore meditazione, ed esse si precipiteranno in magnifici gruppi o pure, nella risonanza. Una delle più belle citazioni di Paul Valery per molti, come me, che crescono tramite una pagina, che sia letta, scritta o studiata.

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