Cronaca

La pena di morte nel mondo, rapporto 2014

A Venezia Nessuno tocchi Caino presenta il rapporto 2014, La pena di morte nel mondo, edito da Reality Book.

A seguire il programma del convegno che si terrà a Venezia il 1 ottobre.

Mercoledì 1 ottobre – ore12:30

Consiglio Regionale del Veneto

Palazzo Ferro Fini – San Marco 2322 – Venezia

Intervengono:

CLODOVALDO RUFFATO, Presidente Consiglio Regionale del Veneto
DIEGO BOTTACIN, Presidente Gruppo Misto Consiglio Regionale del Veneto
Padre GUIDO BERTAGNA
SERGIO D’ELIA, Segretario di Nessuno tocchi Caino
ELISABETTA ZAMPARUTTI, Tesoriera di Nessuno tocchi Caino

Partecipano i Consiglieri Regionali: CLAUDIO SINIGAGLIA, CARLO ALBERTO TESSERIN, ANTONIO PIPITONE, PIETRANGELO PETTENÒ, PIERO RUZZANTE, ALESSIO ALESSANDRINI

Evento aperto al pubblico

Il Rapporto 2014 di Nessuno tocchi Caino, edito da Reality Book, da’ conto dei fatti più importanti relativi alla pratica della pena di morte nel 2013 e nei primi sei mesi del 2014. Tre Paesi illiberali, Cina, Iran e Iraq, sono risultati essere nel 2013 i primi tre “Paesi-boia” del mondo, ma i dati mostrano anche un passo indietro nei Paesi cosiddetti “democratici”, dove sono aumentate le esecuzioni e il sistema capitale si è rivelato essere per molti aspetti coperto da un velo di segretezza.
Durante l’evento saranno illustrati anche gli obiettivi della campagna di Nessuno tocchi Caino per l’abolizione e la moratoria sull’uso della pena di morte in Africa e le proposte per rafforzare la nuova Risoluzione sulla Moratoria Universale che l’Assemblea Generale dell’ONU voterà nel dicembre 2014. Il Premio “L’Abolizionista dell’Anno 2014”, promosso da Nessuno tocchi Caino quale riconoscimento alla personalità che più di ogni altra si è impegnata sul fronte dell’abolizione, è conferito quest’anno al Presidente del Benin Boni Yayi.

Marika Massara

Nata e cresciuta in provincia di Milano, emigrata in Calabria, adottata da Roma, non posso che definirmi italiana. Amo la mia Calabria, il mare d'inverno e il Rock. Da sempre attenta alla politica (più che ai politici), non posso che definirmi assolutamente di sinistra. Segni particolari: Milanista sfegatata.

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