Adozioni gay in Italia. Applicata la stepchild adoption.
Adozioni gay: il Tribunale dei minori di Roma applica la Stepchild Adoption. Riparte la polemica.
La decisione del Tribunale dei minori di Roma riguardo alla vicende di una coppia lesbica con una bambina figlia naturale di una e, da pochi giorni, adottata anche dall’altra donna, ha rinfocolato le annose polemiche che periodicamente riportano sotto i riflettori lo spinoso problema delle coppie gay e delle adozioni in Italia. Come spesso accade i nodi della politica vengono al pettine in sede giudiziaria. La cosiddetta Stepchild Adoption, che comporta la possibilità di adottare il figlio, naturale o adottivo, del partner è attualmente possibile in diversi paesi europei. Piovono critiche e manifestazioni di dissenso omofobe per una decisione che di per sé non ha nulla di rivoluzionario, ma che regolamenta una situazione praticamente di fatto. Come ricorda l’associazione FamiglieArcobaleno adottare legalmente significa dare diritti non toglierli
Si tratta di sancire legalmente i diritti ed i doveri che si instaurano in una famiglia, a cui i minori già naturalmente appartengono, con la loro rete di parentele e affinità. Si tratta di riconoscere alle famiglie arcobaleno le garanzie di qualsiasi altra famiglia in materia di tutela e assistenza morale e materiale, di continuità affettiva e di successione, e questo in tutti i casi della vita, quali: separazione dei genitori, malattie, infortuni, invalidità e morte. Principi, quindi, di civiltà e di umanità, prima ancora che di diritto.
La sentenza del tribunale sembra aprire definitivamente la via alle adozioni gay, lesbiche e transessuali anche in Italia, sebbene la Stepchild adoption non si riferisca solo a coppie gay e, soprattutto, non per questo minacci irreparabilmente la famiglia “naturale” o, sarebbe meglio dire, “tradizionale”. Chi difende a spada tratta il diritto del bambino a non essere adottato da coppie gay cosa sta difendendo? quale tipo di famiglia? quella patriarcale? matriarcale? la famiglia allargata in cui tutti gli adulti partecipano all’educazione del bambino e la madre e il padre biologici a volte ricoprono persino un ruolo secondario? oppure?
Cosa costituisce “tradizione” familiare in Italia? Al momento sembrerebbe che si intenda: un uomo bianco che sposa una donna bianca, consacrati mediante il rito della Chiesa romana cattolica e apostolica, una coppia che generi bambini a cui sia garantita una vita da “mulino bianco”. Si tratta di una fantomatica tipologia di famiglia che esiste, certo, da qualche parte, ma che non ha mai rappresentato la decantata normalità, né tanto meno sarebbe l’unico modo o il più auspicabile per assicurare la serena crescita di un bambino. Sul fatto che fare figli non debba essere un capriccio e che i bambini non sono degli oggetti siamo tutti d’accordo, per quanto riguarda il resto: parliamone.
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