Federica Mogherini è la nuova lady PESC
Federica Mogherini è stata eletta nuovo Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, tra la gioia del governo italiano e la pesante eredità lasciata da Catherine Ashton.
Federica Mogherini sarà il nuovo Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza. La nomina è arrivata nella giornata di sabato 30 agosto, accolta con gioia dal premier Matteo Renzi, principale artefice di questa vittoria politica. La nuova “lady PESC” succede così alla controversa Catherine Ashton, che ha ricoperto il ruolo di Alto Rappresentante dal 2009, quando la figura è stata riformata dal trattato di lisbona prendendo il posto dell’Alto Rappresentante per la Politica Estera e la Sicurezza. L’operato della britannica Ashton è stata negli anni oggetto di pesanti critiche, che hanno non solo minato la sua figura istituzionale, ma anche generato più di un sospetto sulla reale efficacia di questo “ministro degli esteri” europeo.
La nomina della Mogherini arriva insieme a quella di Donald Tusk come presidente permanente del Consigli Europeo e dell’Eurosummit, annunciata da Van Rompy secondo cui l’ex ministro degli Esteri sarà “il nuovo volto dell’Europa” e “confermerà il grande impegno europeista dell’Italia”. Un impegno sottolineato più di una volta dal premier Matteo Renzi, che ha salutato le due nomine con il solito tweet.
Una grande conquista per l’Italia, ma contemporaneamente una posizione spinosa, che porterò la Mogherini a destreggiarsi fin da subito nella crisi Ucraina. Catherine Ashton è inciampata più volte lungo l’accidentato sentiero dei rapporti internazionali, intervenendo con difficoltà sulla destituzione di Morsi, nello scandalo del Datagate e da ultimo nei disordini dell’Est Europa. “Tutto il mio lavoro, le mie energie e la mia dedizione saranno dedicate a operare nell’interesse di tutti gli stati membri e di tutti i cittadini europei” ha dichiarato la neo-eletta lady PESC, aggiungendo: “Sono 20 anni che sono coinvolta negli affari esteri ed europei, ho un po’ di esperienza istituzionale ma penso che l’esperienza che si matura attraverso il lavoro e la società civile sia altrettanto importante. Ho 41 anni, non sono giovanissima, ma l’età non si può cambiare. Quello che mi dà conforto è che il premier Renzi è più giovane di me, altri ministri europei lo sono, c’è una nuova generazione di leader europei e questo è molto positivo”. Queste le parole in risposta alle critiche circa l’inesperienza di una donna che, sebbene relativamente giovane, è già da molti immersa nella politica internazionale. A chi l’accusa di essere troppo legata alla Russia e al Cremlino, invece, Federica dovrà rispondere con i fatti.
Da oggi ai primi di novembre, quando la Mogherini dovrà ufficialmente insediarsi nella sua nuova posizione, si apre in Italia la caccia al prossimo ministro degli Esteri, tra ipotesi di rimpasto e nomine di manager come Andrea Guerra, amministratore delegato uscente di Luxottica. In pole sembra esserci Lapo Pistelli, già vice della Mogherini e, prima ancora, di Emma Bonino.