Cronaca

Juventus, ovunque in Italia con la zebra nel cuore

Avevo 6 anni la prima volta che ho detto “a me mi piace la zebra” da allora con la Juventus nel cuore!

Chiariamo, non ne faccio una questione calcistica, sono una di quelle che ancora non ha ben capito la regola del calcio di rigore, non ne faccio vanto, ovvio, ma neppure posso straziarmi perché quando guardo una partita non mi faccio prendere un infarto per ogni centimetro del dentro o fuori.

Ma le partite me le guardo e con gusto! La nazionale ha tutto il mio appoggio! Ho pianto per quel “campioni del mondo alla quarta” e mi sono infuriata per il fallito mondiale 2014. Ho un debole per Capello, ho ammirato Pavel Nedvěd per l’eleganza di gioco e per lo stile personale. E per quanto riguarda Alex Del Piero che dire… è il mio capitano, lui e solo lui per sempre.

Ma si capisce, ho passato tutta la vita all’ombra della Mole, il ché non significa aver vissuto a Torino ma in Piemonte, solo 8 anni nel capoluogo della sequenza di Fibonacci e sono bastati a capire le differenze: il torinese “puro” è granata, i piemontesi son juventini. Questo a grandi linee naturalmente, ma vi è anche una differenza di “immagine”, non stupitevi se passeggiando per via Roma incontrerete ragazzi e adulti con maglie, sciarpe e accessori granata, non di domenica, durante un campionato o il giorno del derby, nella quotidianità: il tifoso del Toro è più rumoroso di quello della Juventus!

Quando avevo 6 anni Lei era bellissima, non so chi ci giocava e a mala pena capivo che dopo 45 minuti si faceva il cambio del campo – i primi tempi urlavo allo “scemo” che si era fatto autogol – ma la vecchia signora, mi affascinava. Sentivo parlare di Agnelli e del suo orologio sul polsino e per me era il simbolo dell’eleganza juventina. Crescendo non potevo certo evitare le capatine al Delle Alpi, che poi finalmente è diventato il grande Juventus Stadium.

Acquistare un biglietto stando a Torino era la cosa più semplice del mondo, ma ora sto a Roma e non ha lo stesso sapore. Ieri parlavo con un amico, un torinese doc, ma della juventus, in vista delle prossime partite gli ho chiesto di occuparsi di qualche biglietto, mi ha risposto “ma Sheyla, puoi prendere il biglietto della Juventus online! Ed ecco fatto, così è facile e sicuro!

Ogni volta che la mia bella signora gioca da qualche parte io posso preparare la trasferta in tutta sicurezza e quando decideremo di attraversare mezza Italia per vederla giocare a casa sua… beh, forse il sapore non sarà lo stesso di quando si faceva la coda o si rincorrevano i bagharini, ma il servizio è nettamente migliorato!

E poi, l’importante è che ci sia lei, la mia bella zebra!

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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