Trasparenza. Sabatinelli e Turco: dialogo con Coratti
Una lettera aperta al sindaco di Roma Ignazio Marino dagli esponenti Radicali Diego Sabatinelli e Maurizio Turco, apre con Coratti un dialogo. Lavorare per la totale trasparenza
Sabato 9 agosto il quotidiano IlTempo.it ha pubblicato una lettera firmata da Diego Sabatinelli e Maurizio Turco indirizzata al sindaco di Roma Ignazio Marino, sottolineando e lamentando mancanza di trasparenza in certi passaggi del voto in Campidoglio e come alcuni strumenti non rendano agibile l’avvicinamento a chiunque volesse interessarsi all’operato degli amministratori della città.
Si legge nella lettera: ” Purtroppo il Comune di Roma, la Roma Capitale, si caratterizza per garantire la totale opacità sull’operato dei consiglieri, i quali utilizzando il voto segreto di fatto impediscono al cittadino di conoscere l’agire degli eletti, ponendo la nostra capitale agli ultimi posti in tema di trasparenza, esattamente l’opposto di quella casa di vetro ambizione dei programmi – circoscritti al momento della campagna elettorale – di tutti i partiti, e nonostante ci sia addirittura una commissione appositamente dedicata: quel poco materiale disponibile sul sito ufficiale ha dell’incredibile rispetto alla esigua presenza di dati e la difficoltà di reperirli.” e conclude ” Ci rivolgiamo a Lei pubblicamente perché si assuma la responsabilità di far adottare delle regole chiare cosicché il gioco – che in questo caso è il rapporto con i rappresentati cioè i cittadini – risulti limpido e non truccato come oggi di tutta evidenza lo è.”
Sabatinelli e Turco evidenziano un problema noto a chi frequenta l‘Aula Giulio Cesare e cerca la documentazione delle sedute. L’aspetto positivo è che ieri, martedì 12 agosto, Mirko Coratti in una nota ha risposto agli esponenti Radicali, sempre a mezzo stampa, scegliendo l’agenzia OmniRoma. Alcuni passaggi della dichiarazione: “Per tutti gli atti deliberati dall’aula ciascun consigliere, come previsto da regolamento può chiedere il resoconto immediato dell’esito del voto dove sono riportati i presenti, i votanti, il numero dei voti e l’elenco completo di chi ha votato a favore, contro o si è astenuto. Quindi in ogni provvedimento può essere immediatamente verificato il consenso o la contrarietà ricevuta… Per quanto attiene i report pubblicati sulle singole delibere nelle quali appare solo il numero di consiglieri favorevoli e contrari, ma non dai nomi di chi ha espresso voto favorevole o contrario, posso solo ribadire che l’articolo 83 del regolamento del consiglio comunale prevede espressamente questa modalità.” E in conclusione: “Da sempre per cultura sono aperto alle innovazioni e ai cambiamenti e sono pronto a discutere tutti i miglioramenti da apportare agli iter consolidati della burocrazia. Sono dell’avviso che anche la commissione statuto e regolamento esaminerà eventuali modifiche da promuovere al fine di adeguare laddove ne riscontrasse la necessità il regolamento d’aula”
Si è aperto un dialogo, pare, e questo è senza dubbio positivo. sempre a mezzo stampa Turco e Sabatinelli rispondono, questa volta direttamente a Coratti, con una breve dichiarazione pubblicata ancora dall’agenzia OmniRoma: “Ringraziamo l’on. Coratti per la sollecita risposta sul voto segreto dei consiglieri e la volontà dichiarata di rendere effettiva la trasparenza, e quindi la partecipazione dei cittadini alla vita politica della Capitale. E’ bene ribadire che ad oggi un elettore romano non può sapere come votano gli eletti; per questo ci auguriamo che ci sia il reale desiderio di modificare il regolamento del Consiglio e la disponibilità al un confronto ed alla collaborazione per un rapido cambiamento; a tal fine diamo massima disponibilità alle istituzioni e a tutte le forze politiche. “
Ribadisco che è importante questa apertura ad un dialogo ma insisto che chi deve essere messo in condizione di conoscere l’operato dei consiglieri ed assessori è il cittadino e, a questo punto, si deve lavorare sulla modifica dell’articolo 83. Poco importa alla mia parrucchiera o al panettiere sotto casa sapere che il consigliere può richiedere anche immediatamente la strisciata di voto – che poi quando si votano 25 emendamenti al minuto la cosa è impossibile – perché non tutti i cittadini hanno contatti con i consiglieri, è inimmaginabile che ogni cittadino debba recarsi dal consigliere x o y a chiedere la strisciata, quando lavorerebbero i consiglieri stessi? E ancora, la mia parrucchiera e il panettiere non hanno proprio tempo per andare in Aula Giulio Cesare: il sito di Roma Capitale – che mi verrà concesso non è affatto semplificato e fruibile a tutti – dovrebbe contenere queste informazioni. Se non aggiornate in tempo reale, almeno con uno scarto massimo di 48 ore.
Confido nella buona e tenace resistenza Radicale, quella di vecchio stampo che insiste ad evidenziare il problema, fino al raggiungimento del risultato. La trasparenza è un tema basilare per la fiducia. Basterebbero veramente pochi accorgimenti e anche il coinvolgimento del cittadino nella politica locale ne guadagnerebbe.