Riqualificazione scolastica e prevenzione strutturale
Scuole più sicure e all’avanguardia, questo l’obiettivo degli interventi di riqualificazione scolastica e prevenzione strutturale che sono già avviati o in procinto di essere attivati sul nostro territorio.
Una riqualificazione sostenibile con prestazioni energetiche almeno di classe C, migliore qualità degli spazi indoor, l’impiego di materiali naturali, la tutela delle risorse idriche e lo sfruttamento della luce ed energia che viene dal sole. Il rischio sismico degli edifici scolastici italiani è risultato molto alto dopo i sopralluoghi avvenuti a seguito di episodi tristi che hanno colpito alcune aree del paese.
Le linee guida da seguire per la prevenzione e ristrutturazione saranno individuate, per ogni ordine e grado e in tutte le regioni, in modo da stabilire dei criteri standard di gestione sostenibile che la comunità scolastica potrà seguire. In questo contesto tra le tante iniziative in corso è nato SISIFO, un progetto realizzato grazie al Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), che ha coinvolto circa 40 insegnanti e oltre 400 studenti di scuole secondarie superiori delle regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige. Nel progetto è coinvolto anche il Centro di Ricerche Sismologiche dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.
Si lavora quindi tutti in un’unica direzione: intervenire per la riqualificazione degli edifici scolastici e accrescere la consapevolezza individuale del rischio sismico in modo da ridurre l’impatto dei terremoti sulla vita delle persone. Cosa non da poco, la riqualificazione degli edifici scolastici coinvolgerà molte aziende del settore che così potranno avere lavoro che, in periodi di recessione come questi, di certo non fa male; vedremo quindi alternarsi aziende che lavorano alle strutture già esistenti, usando metodi all’avanguardia e non invasivi come per esempio i micropali per fondazioni che consentono di risolvere le casistiche più disparate e complesse di cedimento in fondazione o le necessità di prevenzione.
Inoltre includere la popolazione scolastica compreso il personale docente e non docente nell’ambito di percorsi didattici e formativi anche riguardo la messa in sicurezza degli edifici scolastici, contribuisce alla crescita di una popolazione che esige consapevolmente interventi di sicurezza nelle strutture pubbliche.