Politica

Gaza, carri armati aprono il fuoco su scuola Onu: 23 morti

All’alba del 30 Luglio è stata distrutta una scuola gestita dall’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei soccorsi ai profughi palestinesi.

La palazzina, situata a Jabiliyah, settore nord della Striscia di Gaza, era uno degli 85 rifugi che erano stati messi a disposizione della popolazione e ospitava circa 3330 sfollati, tra i quali moltissimi bambini.

Diversi carri armati hanno aperto il fuoco contro l’edificio causando la morte di 23 persone e ferendone 125. Queste morti vanno ad aggravare un bilancio già disastroso che conta già 1293 palestinesi uccisi.Secondo quanto riportato da un portavoce dell’Unrwa  sono state sparate almeno cinque cannonate, una delle quali ha centrato perfettamente una classe piena di sfollati.

Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon chiede giustizia e afferma che l’attacco israeliano alla scuola Onu a Gaza è un atto ”ingiustificabile” e che “nulla è più vergognoso che attaccare dei bambini mentre dormono.”

Il commissario Onu-Unrwa Krahenbuhl invece denuncia: «Ieri notte  i bambini stavano dormendo sul pavimento, vicino ai loro genitori, in una delle nostre scuole a Gaza designate per dare rifugio agli sfollati. Questi bambini sono stati uccisi durante il sonno: un affronto per tutti noi, una vergogna di proporzioni universali. Oggi il mondo si trova davanti a una tragedia. Siamo stati sul luogo di questa disgrazia e abbiamo raccolto le prove. Abbiamo analizzato i frammenti, esaminato i crateri e gli altri danni. La prima ricognizione prova che sia stata l’artiglieria israeliana a colpire la nostrascuola, dove 3.300 persone avevano trovato rifugio. Crediamo che l’area sia stata colpita almeno tre volte».

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