Cronaca

Giovanardi e la riforma del divorzio, no all’ostruzionismo

Martedì 22 luglio in diretta su Radio Radicale è stato nostro ospite in collegamento il senatore Giovanardi del NCD, membro della commissione giustizia dove in questi giorni si discute di riforma del divorzio.

Subito dopo l’approvazione del testo alla Camera i toni del senatore erano di vera e propria chiamata alle armi: “battaglia durissima in Senato. Non so come la pensa Renzi ma per noi sulla tutela dei bambini non si transige”, lasciandosi andare anche a paragoni forse un po’ troppo forzati: “il divorzio breve è come quando i musulmani sposano una prostituta perché non possono fare sesso fuori dal matrimonio. La sposano e poi dopo due ore la ripudiano, un matrimonio di finzione”.

In realtà dopo quasi due mesi i toni del senatore Giovanardi sono molto meno duri e sicuramente più dialoganti. Il primo problema, che in realtà già fu sollevato dalla senatrice Alberti Casellati sempre su Radio Radicale durante una delle nostre trasmissioni, è quello tecnico: per Giovanardi è indiscutibile che il testo votato alla Camera è scritto male, talmente da trovare ostacoli nell’applicazione se non sarà modificato. Chiaramente frutto di un lavoro troppo spedito che ha lasciato al Senato il compito di correggerne gli errori, e già questo potrebbe essere un campanello d’allarme in vista della riforma del Senato che in futuro potrebbe non essere più in grado di modificare in seconda battuta errori che poi si riverserebbero in Tribunale o sui cittadini.

Il confronto politico vero verte su alcuni punti del testo approvato a Montecitorio che, per Giovanardi, renderebbero il matrimonio privo di quelle garanzie che consentono ai figli minori o al coniuge economicamente più debole di poter essere tutelati. Secondo Giovanardi prima di parlare di riduzione dei tempi per ottenere il divorzio si dovrebbe discutere di come aiutare le persone. Un passaggio di mediazione famigliare consentirebbe alla coppia di affrontare la crisi matrimoniale senza aggravare la situazione, ma cercando di trovare un equilibrio, anche per la gestione dei figli minori e per la tutela del coniuge più debole, ciò che oggi non è previsto dal testo approvato alla Camera. Il matrimonio, secondo Giovanardi, non può essere svilito come un mero accordo tra le parti da poter sciogliere con un capriccio appena c’è qualche difficoltà, ma ci vuole senso di responsabilità, soprattutto nei confronti dei minori. Quindi da parte sua ci sarà sicuramente un intervento a differenziare la posizione di coloro che hanno figli minori nati dal matrimonio, così come ad evitare che bastino solo pochi mesi per fare domanda di divorzio, o introdurre il divorzio diretto come avviene in altri Paesi europei dove lo sfascio delle famiglie è diventata una vera e propria emergenza sociale. Dimentica, però, Giovanardi che nei paesi citati, anche da lui, come Inghilterra, Francia, Germania esiste una rete di protezione sociale a disposizione delle famiglie, soprattutto con figli minori, che da noi è totalmente assente. Forse si dovrebbe insistere perché aumenti l’assistenza alle famiglie appena costituite ed il sostegno alle natalità, pittosto che ridurre tutto ad una sterile demagogia sul numero di separazioni e divorzi.

E’ bene ricordare che il senatore Giovanardi ha dichiarato che si limiterà ad emendamenti mirati e di sostanza senza ricorrere ad alcun tipo di ostruzionismo per ritardare l’eventuale approvazione della riforma del divorzio. Vere e proprie barricate sono state annunciate per quanto riguarda, invece, il percorso della legge sull’introduzione del reato di omofobia e le coppie di fatto.

Diego Sabatinelli

Dal ’95 letteralmente “batto le strade” di Roma per promuovere le iniziative nonviolente radicali, a partire dalla raccolta firme su 20 referendum che si svolge proprio quell’anno…

5 pensieri riguardo “Giovanardi e la riforma del divorzio, no all’ostruzionismo

  • Gaspare

    Credo che, in materia di diritto di famiglia, la politica da sempre abbia leso dei diritti personali delle persone, giustificandosi col fatto di voler tutelare la parte debole. Ci sarebbe tanto da discutere sulla liceità di mantenimento, tfr… Sacrosanto il mantenimento per i figli finchè hanno bisogno, da parte dei genitori! I tempi sono cambiati, la società è cambiata e, quindi, è giusto rivedere anche le regole.Quando si ricorre in tribunale per la separazione spesso sono trascorsi molti anni dall’inizio della crisi e questa, quasi sempre, è irreversibile. Ritengo, pertanto, sacrosanta la separazione e contestuale interruzione della comunione e del vincolo del matrimonio in tempi ristrettissimi da quando se ne fa richiesta.Diciamo che potrebbe essere accettabile un termine di sei mesi. Ovvio che poi potrà continuare una causa civile per eventuali controversie di natura patrimoniale. Sarebbe auspicabile anche rivedere il concetto di assegno di mantenimento e di assegnazione di quota del TFR, cosa che credo sia stata già pensata da molti politici; sarebbe accettabile una soluzione di mantenimento solo per un periodo limitato nel tempo al fine di aiutare la parte debole a tirarsi su le maniche e rendersi autonoma. Purtroppo, invece, oggigiorno molte donne (soprattutto) rinunciano a cercare lavoro, o lasciano il lavoro, o lavorano in nero pur di ridurre in povertà l’ex e, francamente, credo sia una cosa condannabile.

  • Io sono daccordo con il divorzio breve abbiamo una madre che se ne frega dei miei figli non lavora perché ha il c….ne che lo fa al posto suo i miei figli vogliono stare con me e la mia compagna che vorrei diventasse mia moglie ! Sono separato legalmente da un anno ma mi ha fatto passare di tutto anche ai miei figli cose troppo brutte! Mi sono stancato!

  • divorzio breve ora!

  • Io mi sono trovato una ex moglie che, avendo il gratuito patrocinio, ha potuto chiedere la luna (addebito di colpa, denuncia, nessuna trattativa nemmeno su questioni da 20 euro…). L’idea che faccia ancora parte della mia linea ereditaria mi disgusta. Avanti con il divorzio breve…

  • salve a mio avviso come anche di tanti cittadini la legge dovrebbe essere valida anche per chi ha figli minori,e comunque sostenere le parti dopo il divorzio,anche perchè altri 3 anni in giro per tribunali non fanno il bene dei bambini,quando due persone non vanno daccordo per 10 anni come è successo a me 3 anni non cambiano le cose,anzi portano altre tensioni,tensioni che possono essere risolte grazie al divorzio breve.Abbiamo bisogno di questo per andare avanti per ricominciare,per vivere bene dopo anni vissuti male,e hanno bisogno di questo anche i bambini,non continuare a stare tra i litigi continui,come in altri paesi.

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