Giorgio Napolitano: libertà e diritti umani, cardini della politica
Alla presentazione del Rapporto di Nessuno tocchi Caino sulla pena di morte nel mondo sono giunti i messaggi del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
per il quale La tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali costituisce uno dei cardini della politica estera italiana, che ha sempre trovato valido sostegno e costante stimolo anche nell’impegno della società civile e di associazioni quali Nessuno tocchi Caino. Il Presidente Giorgio Napolitano ha inoltre salutato con favore la scelta di conferire il Premio l’Abolizionista dellAnno al Presidente del Benin, quale meritato riconoscimento del contributo dato da Thomas Boni Yayi alla causa dellabolizione della pena di morte nel suo Paese e nel continente africano, un contributo che pone in evidenza i progressi compiuti in questambito da numerosi Paesi dellarea.
Il Presidente del Senato Pietro Grasso ha sottolineato, in riferimento alla battaglia per lapprovazione della risoluzione pro moratoria da parte dellAssemblea generale dellONU, come i risultati ottenuti rappresentano un importante successo per la diplomazia italiana, ed il Rapporto lo conferma, a dimostrazione dellinfluenza che il nostro Paese può esercitare sulla scena internazionale quando, coerentemente con la propria storia e tradizione, si fa portatore di alte battaglie ideali. Di queste battaglie Emma Bonino, nella sua lunga esperienza, da ultimo come Ministro degli esteri, è stata protagonista autorevole e riconosciuta.
Per la Presidente della Camera Laura Boldrini, La pena capitale non è una forma di giustizia, ma soltanto la legalizzazione di una rozza ed inutile forma di vendetta. Vorrei ricordare ha scritto Boldrini una riflessione di Victor Hugo espressa al riguardo: Quando coloro che leggono la Bibbia, comprenderanno che Caino ebbe salva la vita? Abolire la pena di morte vuol dire globalizzare un principio fondamentale: quello che riconosce la vita umana come un valore assoluto che nessuno, men che meno uno Stato, può violare.
Infine, il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha detto Mutuando lappello lanciato nelle scorse settimane dal segretario generale dellONU Ban Ki-Moon, io credo che tutte le Regioni italiane debbano mobilitarsi, in seno alla Conferenza (e per quanto mi riguarda, lo farò) per dire in modo netto che la pena di morte non ha posto nel ventunesimo secolo e che insieme possiamo porre fine a questa pratica disumana in tutto il mondo. Sono certo che il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel suo ruolo di guida dellUnione Europea nel secondo semestre dellanno in corso, saprà con forza e autorevolezza, portare avanti la battaglia avviata dallItalia per la moratoria delle esecuzioni che a dicembre sarà messa ai voti dallAssemblea Generale delle Nazioni Unite.