Cronaca

Recensione: Questioni di sangue di Annavera Viva

Questioni di sangue per Homo Scrivens (collana Scout) Editore, è il primo romanzo di Annavera Viva.

Un giallo ambientato nel quartiere Sanità di Napoli con tutte le sue contraddizioni, bellezze artistiche e miserie umane, vicende legate – tutte – da una profonda questione di sangue

Citazione: “Non c’erano giustificazioni a quel che era diventato, ma lo amava, non come era tenuto ad amare tutti gli uomini, lo amava di quell’amore carnale, totale, con cui si amano le persone del proprio sangue”

Annavera Viva con la sua penna ci porta nel quartiere Sanità di Napoli, attraverso gli occhi del suo protagonista, Padre Raffaele, originario proprio di quel rione. La scrittrice ci spalanca le porte dei bassi e delle ville di popolani e signorotti che, però, si scoprirà, tutti indissolubilmente, legati da profondi legami familiari che i personaggi stessi ignoravano.

Annavera Viva con il suo Questioni di Sangue ci regala un giallo veramente ben scritto, con una caratterizzazione dei personaggi efficace e le ambientazioni così ben descritte che si snodano davanti ai nostri occhi come scene di un film. Sembra poter sentire il profumo del “gattò di patate” o il friccicare dell’olio dei “fiorilli” fritti  tipici della cucina napoletana.

Una volta che si comincia a leggere il romanzo non lo si lascia più, lo si legge tutto di un fiato e può essere il compagno ideale per una domenica pomeriggio. La trama è appassionante e per nulla scontata. Annavera Viva attinge continuamente alla memoria dei personaggi, al loro vissuto e ci porta nel loro passato dove nascono le questioni di sangue. Il lettore, così, avverte le emozioni stesse dei personaggi. L’umanità dei protagonisti spinge il lettore ad identificarsi con le loro speranze, angosce, paure e gioie.  Il sangue, in questo romanzo, scorre tra i vicoli, come scorre nelle vene.

La Sanità di Napoli è la cornice di tutto questo: tesoro deturpato da signorotti e piccoli delinquenti, ma anche da scelte politiche e urbanistiche che hanno fatto del rione Sanità “una periferia urbana” come ha affermato la stessa Annavera Viva. Costruendo la soprelevata si è baipassato il rione, ma al contempo si è escluso dagli itinerari turistici tesori come ad esempio il Miglio Sacro, sentiero che inizia dalla tomba di S. Gennaro e termina al luogo del suo tesoro, come si legge proprio in Questioni di Sangue.

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Erica Simone

Sono un Hospitality Manager e Ufficio Stampa, ho lavorato per boutique Hotels, ristoranti e strutture recettive. Quale responsabile della comunicazione mi sono occupata di eventi musicali e culturali. Sono proprietaria di un B&B al centro di Roma. Le mie passioni sono l'ospitalità, la comunicazione e la politica.

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