Aggrediti due vigili a Roma, rischiano il linciaggio dei perbenisti
La dura vita dei vigili a Roma, ossia agenti di Polizia Locale Roma Capitale! Come fanno fanno, per i perbenisti romani fanno sempre male?
Se non fermano gli abusivi li insultano, se lo fanno pure. Se fan le multe son cattivi se non le fanno son fannulloni. Senza scendere nel merito del reato di clandestinità – personalmente non vedo reato nell’essere clandestino – parliamo di abusivismo, di vendita di oggetti contraffatti e di aggressione a pubblico ufficiale.
Gira in rete il video integrale dell’arresto di un venditore abusivo avvenuto a Roma per mano di due agenti di Polizia Locale di Roma Capitale, due ciclisti. Parte della task force voluta da Ignazio Marino e Raffaele Clemente? Boh, forse ma sappiate che i “vigili a Roma” facevano questo lavoro anche prima. Comunque, bando a tutte le etichette, questo articolo vuole proprio essere spudoratamente una provocazione a tutti i perbenisti romani che oggi sono schierati contro i “vigili” cattivi che hanno aggredito il povero clandestino!
Nota di servizio: non si chiamano vigili a Roma ma agenti di Polizia Locale di Roma Capitale, ma sembra troppo complicato, allora ci si adegua. Fatto sta che hanno le qualifiche di agenti e ufficiali di polizia giudiziaria, e se una persona si sottrae all’identificazione, o fa resistenza, può essere fermato o anche arrestato, e questo vale per tutti i reati. Possono compiere perquisizioni personali e tutti gli atti previsti per gli altri corpi di Polizia.
Invito tutti a vedere il video e dirmi dove diamine viene aggredita quella persona! Ma siamo alla follia? Chi la vuole cotta e chi cruda! Fatto sta che gli agenti della Locale di Roma hanno una vita veramente difficile! Ma ragioniamo un attimo signori! Se gli agenti hanno riportato lesioni guaribili in 3 e 5 giorni, se parliamo di due uomini in divisa, sotto una – o forse più – telecamere, gente che sa bene di essere nel mirino, sono due contro uno e non riescono neppure ad ammanettarlo. L’uomo, chiaramente un venditore abusivo, le borse contraffatte sono a terra, non rispetta l’ordine degli agenti. Già così è in torto! In più si ribella all’arresto malmenando gli agenti che – poveracci, concedetemelo – non riescono a chiamare la centrale e i rinforzi, forse per la radio Tetra che, a differenza delle vecchie radio in dotazione, non funziona in tutte le zone di Roma. Si trovano circondati da perbenisti romani e garantisti dell’ultimo minuto – gli stessi che se vengono scippati o infastiditi per le strade iniziano a starnazzare e inveire contro ogni divisa – e gente che si intromette in una operazione di polizia!
Ma ci rendiamo conto di dove siamo finiti? Gli agenti stavano procedendo secondo le regole, se mi intimano di fermarmi e io non lo faccio sono contro le regole, contro la legge! Indipendentemente dal colore della mia pelle, se sono clandestina, inglese, bionda o zoppa!
Con tutti i problemi che ha Roma, dagli asili ai canili passando per Roma TPL e Multiservizi, finendo col salario accessorio e l’amianto nelle scuole, dobbiamo aspettarci che degli agenti, che stanno svolgendo egregiamente il loro lavoro, vengano linciati dal saccente di turno che si eleva a paladino dei più deboli?
Se gli agenti avessero commesso un illecito, un abuso, un’aggressione se pur minima, io sarei la prima a riportare fatti nel dettaglio e richiedere il distintivo allontanando quanto più possibile l’agente dalla cittadinanza. Sono la prima a difendere il più debole. Ma la verità è, fortunatamente, sotto gli occhi di tutti. Cosa hanno fatto di male i due vigili a Roma? Hanno arrestato una persona che ha fatto resistenza e aggressione?
Bene, evviva, finalmente, bravi, bis!
Sei semplicemente un grande. Hai descritto precisamente com’è diventato ora il falso italiano perbenista. Si falso italiano. Non posso che condividere il tuo articolo
Bisogna ridare rispetto alle divise, quel rispetto che in Italia non esiste. È brutto dirlo ma in altri stati non sarebbe accaduto che i furfanti si fossero trasformati chi tutela la legge. Mi vergogno ancora una volta di essere italiano!