Cronaca

Usa: I giornali ricorrono contro il segreto di stato

Quattro giornali USA ricorrono contro il segreto di stato sulle iniezioni letali in Missuri

Comunicato stampa di Nessuno tocchi Caino, il segreto di Stato che sempre più avvolge la pratica delle esecuzioni tramite iniezione letale in USA è stato messo in discussione in Missouri da un ricorso giurisdizionale, che afferma il diritto del popolo americano a sapere come la pena capitale viene applicata in suo nome.

Il ricorso, intentato da The Guardian, Associated Press e i tre principali quotidiani del Missouri – il Kansas City Star, lo Springfield News-Leader e il St Louis Post-Dispatch –, invita i giudici dello Stato a intervenire per porre fine alla segretezza strisciante che ha preso piede nello Stato come in molte altre giurisdizioni che mantengono la pena di morte.

L’azione legale sostiene che in base al Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti il pubblico ha il diritto di accesso alla conoscenza “del tipo, della qualità e della fonte dei farmaci utilizzati da uno Stato per giustiziare un individuo in nome del popolo”.
E’ la prima volta che il Primo Emendamento, nella parte che tutela la libertà di stampa, è stato chiamato in causa per sfidare il segreto nell’applicazione della pena di morte.
L’attenzione dei media sulla questione della segretezza è stata richiamata dall’esecuzione pasticciata di Clayton Lockett in Oklahoma il 29 aprile, in cui il detenuto ha impiegato 43 minuti per morire, fra indicibili sofferenze, dopo l’iniezione di un cocktail di farmaci non testati la cui origine non è stata resa pubblica. Gli avvocati di Lockett avevano sostenuto in anticipo che avrebbe rischiato una punizione crudele e inusuale a causa della mancanza di informazione sulla fonte dei farmaci, ma la Corte Suprema dello Stato ha dato il via libera per la forte pressione da parte dei politici locali, alcuni dei quali hanno minacciato di mettere sotto accusa i giudici.
Nell’ottobre 2013, il Missouri ha cambiato la cosiddetta “black hood law” (legge cappa nera) che era stata storicamente utilizzata per proteggere l’identità di coloro che sono direttamente coinvolti nel procedimento capitale. Il dipartimento penitenziario ha ampliato la definizione del suo team di esecuzione per includere farmacie e “persone che prescrivono, compongono, preparano o comunque forniscono le sostanze chimiche da utilizzare nella procedura dell’iniezione letale”.
Sei detenuti sono stati giustiziati dal Missouri da quando le nuove regole sulla segretezza sono state adottate e sono andati incontro alla morte del tutto ignari della fonte o della qualità dei farmaci usati per ucciderli. Tutto ciò che si sa è che il Pentobarbital che il Missouri somministra nelle esecuzioni probabilmente proveniva da un laboratorio artigianale.
Dopo il “caso Lockett”, l’Oklahoma ha deciso di sospendere le esecuzioni per sei mesi per consentire la conclusione di un’indagine interna sull’accaduto. Il Presidente Obama ha descritto l’esecuzione di Lockett “profondamente preoccupante” e ha chiesto all’Attorney General Eric Holder di rivedere il modo in cui la pena di morte è condotta negli Stati Uniti.
Un’inchiesta del Guardian ha individuato almeno 13 Stati che hanno cambiato le loro regole per nascondere al pubblico tutte le informazioni relative a come riescono a ottenere i farmaci letali. Essi includono i più attivi Stati americani esecuzionisti, tra cui il Texas, che ha giustiziato sette condannati nel 2014 (al 29 aprile), la Florida (cinque), il Missouri (quattro) e l’Oklahoma (tre).

Marika Massara

Nata e cresciuta in provincia di Milano, emigrata in Calabria, adottata da Roma, non posso che definirmi italiana. Amo la mia Calabria, il mare d'inverno e il Rock. Da sempre attenta alla politica (più che ai politici), non posso che definirmi assolutamente di sinistra. Segni particolari: Milanista sfegatata.

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