Tfa ordinario: quando arriverà la svolta buona?
L’incredibile storia del Tfa annunciato. Pronta la bozza che, non si sa ancora quando, si trasformerà magicamente nel bando ufficiale del Tfa 2014.
Il Tfa è stato introdotto con il decreto ministeriale del 10 settembre 2010, n. 249. Il primo bando Tfa è uscito per l’anno 2011/2012 ed è rimasto l’unico. Forse perché nelle continue crisi di governo il reclutamento era l’ultimo dei problemi a cui pensare o forse perché si è rivelato essere un sistema fallimentare. A parte qualche qualche proclama ogni tanto e qualche decreto discusso, sembrava non importare veramente a nessuno. Con l’avvento del governo Renzi “la svolta buona” è arrivata, ma è arrivato soprattutto il tempo del rinnovo delle graduatorie scolastiche. I problemi del reclutamento e dei criteri di assegnazione del punteggio si sono riproposti con più forza di prima. Chi pensava che fosse giunto il momento delle rottamazioni anche per il sistema Tfa è rimasto deluso.
Il Tfa, confermato con scarso impegno dal Ministro Carrozza e riportato alla ribalta dal Ministro Giannini, in queste ultime settimane è dato per certo. Addirittura era stata annunciata dall’Ufficio Stampa del Miur l’uscita del bando ufficiale per giorno 9 maggio. Poi – a quanto pare per alcuni problemi tecnici legati al funzionamento del portale del Miur, ma più verosimilmente per la rabbia dei sindacati – la pubblicazione è slittata. E tutto tace ancora. Il sito del Miur sembra funzionare correttamente. Si è trattata dunque di una scusa? A meno che non c’entrino gli hacker di Anonymous, ma allora ditelo.
Nel frattempo si è diffusa l’ansia tra le migliaia e migliaia di persone che attendono di sapere cosa succederà. Ai problemi legati al rinnovo delle graduatorie – già in corso – si sono sommati gli isterismi ministeriali che lasciano di stucco. L’ufficio stampa del Miur fa finta di niente e nemmeno si sogna di scusarsi per queste magre figure. Agli aspiranti tieffini resta solo di dare la caccia sul web al bando che non c’è, accontentandosi di una bozza che non si sa quando e, soprattutto come, si trasformerà magicamente nel bando ufficiale del Tfa 2014.
Non si ferma la polemica sindacale – vedi precedente articolo SenzaBarcode. Il 13 maggio, tramite un comunicato unitario, FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS e GILDA hanno annnunciato di aver dato mandato ai loro legali di impugnare congiuntamente al TAR il decreto ministeriale che modifica le tabelle per l’attribuzione del punteggio a causa della presenza di “elementi di iniquità e irragionevolezza, che creano inaccettabili disparità e conflittualità tra gli aspiranti alle supplenze.”
Ieri l’ennesimo incontro con i sindacati convocati dal Miur per discutere proprio del rinnovo delle graduatorie d’Istituto. Le nuove tabelle di valutazione dei titoli utili all’aggiornamento delle graduatorie d’Istituto saranno, a quanto pare, pubblicate oggi. Ma quindi il Tfa? Oggi dovrebbe essere pubblicata la bozza del decreto sui Tfa e quella di emanazione del decreto sulle graduatorie di istituto. Non sono solo le versioni ufficializzate di quello che i sindacati e il web fanno circolare da tempo?
Per avere qualche cosa di davvero definitivo in mano si corre il rischio di aspettare giugno e quindi va da se che le scadenze per le iscrizioni e per gli esami slitteranno. E allora è il caso di cominciare a studiare per il Tfa? Cominciare a comprare libri per superare i quiz? Cercare online tutti i test a disposizione? Questi esami partono o non partono a luglio? Poniamo il caso che un qualsiasi laureato/insegnante/già abilitato abbia pensato a una vacanza, stia cercando lavoro, o debba rinunciarci, che abbia necessità di sapere cosa ne sarà dei suoi prossimi mesi per qualsiasi altro motivo?
Ieri l’Ufficio Stampa del Miur ha pubblicato un altro comunicato. Il Ministro Giannini si congratula per l’approvazione del Decreto Scuola alla Camera che salva il concorso presidi del 2011: “Fin dal primo giorno del nostro mandato ci stiamo occupando di dare una risposta a emergenze che si sono stratificate nel tempo e da cui bisogna uscire una volta per tutte per aprire poi una fase nuova che offra una prospettiva di innovazione di lungo periodo in questo settore.” Dopo tutto attendiamo fiduciosi.