Perché utilizzare lo Ionizzatore d’acqua alcalina?
Per ottenere dell’acqua alcalina ci sono diversi metodi, più o meno naturali, con i pro e i contro del caso. Scopriamo cos’è uno ionizzatore e perché conviene utilizzarlo.
L’importanza dell’acqua alcalina
Bere acqua alcalina è un passo fondamentale per vivere bene e in salute.
Infatti, un’acqua più ricca di ossigeno consente al nostro organismo di rimanere in forma, espellendo le sostanze acide e assumendo i minerali alcalini giusti per il proprio corretto funzionamento, tra cui il calcio, il magnesio e il potassio.
Chimicamente, lo ione idrossido viene liberato per distribuire ossigeno alle cellule, apportando un grande beneficio e una sensazione di grande energia. Bevendo dunque acqua alcalina ionizzata ogni giorno si ridurrà gradualmente l’acidità del corpo, aiutando l’organismo a sbarazzarsi dei rifiuti acidi prodotti quotidianamente e di quelli accumulati precedentemente.
Quindi un secco ‘no’ all’acqua del rubinetto e a quella confezionata, ricca di sostanze inquinanti tra l’altro, e apriamo la nostra sete all’acqua alcalina, procurandocela comodamente in casa.
Lo ionizzatore d’acqua alcalina
Un dei migliori metodi, se non il migliore, per ottenere in casa la migliore qualità d’acqua è quello che coinvolge un apparecchio di ionizzazione dell’acqua detto ‘ionizzatore‘, che sfrutta il fenomeno dell’elettrolisi. La ionizzazione o l’elettrolisi non fa altro che invertire la carica della comune acqua da positiva in negativa, innalzando, oltre a vari parametri, il pH dell’acqua, rendendola di conseguenza più alcalina
L’acqua prodotta con uno ionizzatore ha un pH che va da un valore di 8 fino a uno di 11, è anti-ossidante, ionizzata e microstrutturata, quindi più idratante e con un potere disintossicante maggiore.
Questo metodo venne sperimentato attorno agli anni Cinquanta in Giappone, dove furono costruiti grandi ionizzatori d’acqua alcalina, in collaborazione con il Governo, in seguito a ricerche passate condotte su una popolazione ultracentenaria (Hanza) e la qualità dell’acqua che essa beveva.
L’acqua alcalina ionizzata così ottenuta venne dunque utilizzata negli ospedali e, nel 1966, il Ministero della Sanità giapponese l’approvò come terapia medica. Più tardi anche il governo della Corea del sud riconobbe lo ionizzatore d’acqua alcalina come dispositivo medico.
Come funziona lo ionizzatore?
Uno ionizzatore d’acqua alcalina, come un comune elettrodomestico, viene collegato ad un rubinetto, solitamente al rubinetto della cucina.
Al suo interno vi sono degli elettrodi, alcuni dei quali vengono caricati positivamente, mentre altri vengono caricati negativamente. L’elettrodo negativo ha il compito di attirare i minerali positivi che sono minerali alcalini, mentre l’elettrodo positivo i minerali negativi, che sono minerali acidi. Quando l’acqua del rubinetto passa attraverso lo ionizzatore, i minerali positivi alcalini e quelli negativi acidi sono miscelati insieme. Il processo di ionizzazione attira in una camera solo i minerali alcalini, e nell’altra solo quelli acidi. Le due camere sono separate da una membrana speciale con fori molto piccoli, così piccoli che le molecole di acqua, non possono attraversarli, ma sono grandi abbastanza per far passare i minerali inorganici ionizzati.
Quanto costa uno ionizzatore? Per una buona attrezzatura in grado di produrre acqua salubre a casa vostra solitamente si va a sostenere sicuramente una spesa superiore ai 1.000 euro ( tra i 1.400 ed i 2.200 euro). Ma il costo di utilizzo, inclusa l’elettricità, è generalmente basso: circa 1 centesimo per litro di acqua ionizzata.
Per ottenere acqua alcalina ci sono sicuramente altri metodi, naturali ed economici.
C’è il limone, che però rovina i denti; c’è il bicarbonato, che però appesantisce i reni a lungo andare; ci sono delle gocce da inserire nell’acqua, ma che incidono sulla spesa.
Insomma, lo ionizzatore, a parte la spesa iniziale, sembra essere la soluzione più comoda e sicura per bere acqua alcalina e restare in forma.