Salario accessorio, tutti schierati contro Ignazio Marino
I tagli al salario accessorio che propone Ignazio Marino fanno esplodere l’opposizione
Gli uffici stampa dei gruppi consiliari del Campidoglio battono da giorni comunicato con lo stesso titolo: Salario Accessorio. Sarò critica e antipatica ma una domanda mi sorge spontanea: sono più di 30 giorni che sappiamo a quale sponda si sarebbe appoggiato il sindaco di Roma, che Ignazio Marino avrebbe tirato fuori dal cilindro una di queste genialate ce lo aspettavamo; ma l’opposizione che stava facendo?
Faccio la brava e voglio pensare che le proposte al sindaco e giunta sono state fatte, ma non è stato comunicato nulla a cittadini e stampa, oppure è solo un problema di comunicazione, ed è un caso se ho ricevuto quasi venti comunicazioni con il titolo Salario Accessorio solo dopo che 15 mila dipendenti hanno letteralmente invaso il cuore di Roma. Magari non tutti i gruppi conoscono la mail dove inviare le missive – ufficiostampa@www.senzabarcode.it – anche se sono certa di aver invitato l’ufficio stampa del Campidoglio molte volte e di aver ricevuto risposta solo da alcuni gruppi dell’opposizione. Né da Palazzo Senatorio, nella persona di Marco Girella, Capo Ufficio Stampa e nemmeno dal gruppo del PD: neppure un “Smettila di scocciare”. Ma l’importante è che se ne parli? Ebbene ne parliamo!
Il capogruppo FI di Roma Capitale, Giovanni Quarzo, già lo abbiamo conosciuto, e durante la manifestazione ha dichiarato in una nota dal titolo Salario Accessorio:
«Marino ha già dato ampia prova di essere un disastro per Roma: in un anno ha creato più problemi che dato soluzioni. Non giochi però col salario di quei dipendenti capitolini che, ogni giorno, garantiscono la pubblica amministrazione nella Capitale. Non sono questi gli sprechi che vanno combattuti. Giù le mani dagli stipendi di quei lavoratori che ogni giorno ci mettono faccia e impegno per fare andare avanti la città»
Gli fanno eco i consiglieri municipali di Forza Italia Andrea Liburdi (II), Roberto Borgheresi(III), Domenico Carlone, Umberto Matronola (VII), Maurizio Buonincontro (VIII), Gino Alleori (IX), Cristiano Rasi (X), Daniele Calzetta (XI), Paride Alampi, Antonio Aumenta, Laura Barbieri (XII), Cristiano Rasi (X), Marco Giovagnorio (XIII), Clarissa Casasanta (XV) che dichiarano congiuntamente:«La nostra piena solidarietà ai dipendenti capitolini. E’ assolutamente inaccettabile e inconcepibile il taglio di una parte degli stipendi di chi guadagna in media 1200 euro al mese, e che comunque lavora ogni giorno con impegno e determinazione. Perciò, il sindaco Marino riveda questa ipotesi vergognosa, che non risolve nulla, anzi rischia soltanto di creare ulteriori disagi. Affronti la vicenda con ragionevolezza, evitando di andare incontro all’ennesima brutta figura, dal momento del suo insediamento». Non mancano i consiglieri regionali che dalla Pisana inviano dei comunicati dal titolo Salario Accessorio; Giuseppe Simeone, Mario Abbruzzese e Antonello Aurigemma. Il tenore è lo stesso anche per la giornata successiva.
Da notare però che il Movimento 5 Stelle il comunicato lo ha inviato il giorno prima della manifestazione, il titolo era, ovviamente, diverso. Si legge: “Dunque noi diciamo NO ai tagli lineari degli stipendi dei dipendenti comunali (livelli B, C, D): il M5S è invece disponibile (e anzi auspica) a tagliare gli stipendi della dirigenza, del management delle aziende capitoline, oltre che del costosissimo staff del sindaco e degli assessori”. Noi di SenzaBarcode restiamo al fianco dei dipendenti con la telecamera ed il microfono, nel mentre abbiamo intervistato il consigliere pentastellato Daniele Frongia