Comicon 2014, Napoli si tinge di fantasia. Nel bene e nel male
Si è appena concluso il Comicon 2014, giunto alla 16ª edizione. Noi di SenzaBarcode vi raccontiamo da vicino la nostra esperienza, nel bene e nel male.
Arrivato alla sua sedicesima edizione, il Comicon ha per l’ennesima volta riunito una sterminata schiera di fan del fumetto, dell’animazione e dei videogiochi, intorno a quella cornice tanto contraddittoria quanto affascinante e calda come quella di Napoli, città che ha ospitato la fiera del fumetto sin dalle sue origini, datate 1998. Partita da Castel Sant’Elmo, l’avventura della manifestazione è proseguita in maniera sempre più trionfale, richiedendo risorse sempre più esose, vista la clamorosa richiesta e l’incredibile seguito di fan presenti alla mostra. Tanto che neanche la Mostra d’Oltremare è riuscita a supportare a dovere l’incredibile entusiasmo dei fan presenti a questo Comicon 2014. Ma andiamo con ordine.
Come è successo negli ultimi anni si sono presentati alla fiera non solo numerosi espositori di fumetti, ma anche personaggi di spicco del mondo dell’animazione e del disegno, oltre che del gioco in generale, tra videogiochi e giochi da tavolo. Particolarmente eclatante è risultata la presenza di alcuni Youtubers celebri come i The Jackal, Nirkiop, The Pills e Yotobi, osannati come vere e proprie celebrità da tutti i loro fan presenti al Comicon 2014. Menzione particolare va fatta a Karim Musa (in arte Yotobi), vera star di quest’edizione della fiera, capace di muovere una sterminata schiera di fan, manco stessimo ad un concerto dei Rolling Stones; in occasione della sua apparizione all’Auditorium insieme a Dario Moccia, Il Tizio Qualunque e Claudio Di Biagio, infatti, la sala non è riuscita a contenere tutte le persone presenti, con la conseguenziale creazione di una vera e propria calca infernale fuori l’entrata principale del salone. L’organizzazione non ha infatti previsto un’affluenza così corposa, trovandosi letteralmente spiazzata.
I problemi, purtroppo, sono arrivati anche sul fronte “biglietteria”: molti utenti si sono lamentati della gestione degli stessi in merito al rientro nei giorni successivi, visto che per rientrare era richiesto sia il braccialetto, sia il tagliando ufficiale; peccato che molti inservienti alla sicurezza abbiano ritirato quest’ultimo ad alcuni utenti, creando disagio nei giorni successivi. Come se non bastasse, nella giornata di sabato, la vendita dei tagliandi è stata irrimediabilmente interrotta, sia per l’eccessiva affluenza sia per i disagi creati dalla pioggia, la vera nemica di questo Comicon 2014. Domenica, addirittura, sono state bloccate le vendite.
Se si vorranno limare i disagi per la prossima edizione, bisognerà assolutamente cambiare registro, gestendo i biglietti in maniera differente, magari abbassando il prezzo ma permettendo l’ingresso solo in determinati giorni, scelti dall’utente stesso. Almeno stavolta si spera che l’organizzazione non verrà presa in contropiede, visto che risulterà già preparata al peggio, visto il clamoroso successo di quest’anno.
Ovviamente questi “nei” organizzativi non hanno particolarmente minato alla qualità della fiera, capace di portare, come già sottolineato, personaggi decisamente amati, altri forse meno conosciuti ma di ugual spicco, e soprattutto, tantissimi “cosplayer”. Per chi non lo sapesse, il Cosplay è una pratica nata in Giappone che vede i suoi protagonisti vestirsi ed imitare i propri beniamini immaginari, provenienti da manga, anime, fumetti, videogiochi o chicchessia, magari anche inventandosene di sana pianta. Tanti i Cosplay dedicati alle opere del momento, come Shingeki No Kyojin (L’attacco dei giganti), Naruto, One Piece, Doctor Who e tanti altri. Ovviamente non sono mancati travestimenti assolutamente imprevedibili, come quello di una bottiglia di Jack Daniels, o del simbolo della “triforza” della saga di The Legend Of Zelda.
Il Comicon 2014, per quattro giorni, ha colorato una città di divertimento e spensieratezza, qualità che contraddistinguono Napoli ma che spesso vengono ignorate, a discapito degli eventi negativi che caratterizzano una tra le metropoli più contraddittore, ma forse proprio per questo, più affascinanti del nostro paese.