Cronaca

Birra dopo il lavoro?

– Birra dopo il lavoro? – Questo il testo del messaggino arrivatole su Whatsapp da un numero sconosciuto

Capì subito che l’invito per la birra in realtà non partiva da un vero e proprio sconosciuto, nonostante fosse passato un mese dal loro ultimo incontro.

Quel giorno poco prima di tornare al lavoro, le propose lo scambio dei numeri. Lei però preferì non avere quello di lui e gli lasciò quindi la palla in mano, sperando prima o poi di poterlo nuovamente incontrare.

Portò a termine il lavoro che stava finendo, e decise di rispondere. Una birra dopo il lavoro non si rifiuta mai, soprattutto in questo caso, e soprattutto con lui.

Iniziarono un botta e risposta infinito. Lui le propose di incontrarsi nel pub che frequentavano insieme anni prima, sapeva per certo che avrebbero trovato ancora la loro marca di birra preferita. Decisero quindi che si sarebbero incontrati lì’ dopo il lavoro.

Dalla birra, i messaggi si spostarono presto su loro due, su quante volte negli anni l’uno sia passato nella mente dell’altra. Si ipotizzò una cena dopo il pub, una passeggiata per i vicoli della città.

Entrambi inevitabilmente volarono con la fantasia. Sapevano benissimo che la birra, il pub, la cena e la passeggiata altro non erano che una scusa. Ma chi tra i due sarebbe stata la vittima questa volta?

Lei ricordava l’ultima sera con lui, secoli prima, ricordava il discorso che le aveva fatto, troppo simile alle mille scuse che negli anni aveva sentito uscire dalla bocca di vari uomini che per un po’ le avevano fatto compagnia:

La verità è che io sono uno stronzo e tu meriti di più. Meriti ciò che io ora non posso darti, perché sono incapace di amare una donna splendida come te, e tu non puoi e non devi perdere tempo con uno come me.

Anche lui ricordava benissimo quelle stupide parole, davanti proprio alla stessa marca di birra che da lì a qualche ora avrebbero bevuto nuovamente insieme. Chissà come sarebbe oggi la sua vita se non le avesse mai pronunciate, o se lei, dimenticando per un momento il suo orgoglio, avesse abbassato quel muro e gli avesse chiesto, con gli occhi lucidi, di tornare da lei.

Era il destino, o uno stupido gioco del caso?

Marika Massara

Nata e cresciuta in provincia di Milano, emigrata in Calabria, adottata da Roma, non posso che definirmi italiana. Amo la mia Calabria, il mare d'inverno e il Rock. Da sempre attenta alla politica (più che ai politici), non posso che definirmi assolutamente di sinistra. Segni particolari: Milanista sfegatata.

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