Arte e Cultura

Renzo Piano: Il Botin Center dischiude le sue porte, estate 2014

Il nuovo progetto dell’architetto italiano Renzo Piano, il Botin Center, sarà inaugurato nell’Estate 2014 nell’incantevole cornice di Santander.

Una Città acquista prestigio nel mondo grazie a numerosi espedienti, ma nessuno può equiparare il fascino di una ben studiata struttura architettonica. Tramite la bellezza delle piazze, delle strade, degli edifici e monumenti una città si caratterizza, acquista personalità e viene amata da turisti ed abitanti. L’architettura è uno strumento di raccordo tra arte e cultura, che si inserisce nella vita quotidiana del cittadino.

Tra le più affascinanti e giovani città europee vi è l’incantevole Santander, nel Nord della Spagna. Questa location non solo si sta affermando sullo scenario internazionale come un’incredibile meta per il turismo estivo, ma da alcuni anni lotta per affermarsi come centro culturale prendendo ad esempio la celere crescita di Barcellona, una metropoli eguagliabile per bellezza  a molte capitali europee. E’ proprio sulla base di questa iniziativa degli enti locali che è stato avviato il progetto per la costruzione del Botin Center, un centro per la cultura e l’educazione che si scaglia sul blu del Golfo di Biscaglia.

Il proposito della Fondazione Botin, la più grande fondazione privata in Spagna, è quello di creare un punto di rifermento per artisti ed amanti della cultura, un luogo dove educare le nuove generazioni. L’architetto scelto per progettare il Botin Center, in collaborazione con lo studio di Luis Vidal, è l’italiano Renzo Piano, uno dei maggiori esperti del settori dell’ultimo decennio. Ha spiegato Botin:

Per realizzarlo, abbiamo chiamato il migliore architetto del mondo. L’architetto, che meglio sa come collegare le città al mare, per costruire spazi urbani, e di generare luoghi magici dove l’arte può essere goduto

Il Botin Center è stato realizzato grazie ad un investimento di ben 80 milioni di euro e si estende su una superficie di 7 mila metri quadri sul molo di Albareda, a 10 minuti dalla stazione centrale. La struttura si inserisce perfettamente nell’area urbana, grazie soprattutto ai Jardines de Pereda a cui è sapientemente collegato. L’opera si articola in due strutture sopraelevate, che non interrompono il percorso dei visitatori verso il mare. Uno dei due edifici è stato realizzato per ospitare una galleria d’arte di 2.500 metri quadri, distribuiti su due livelli. L’ala est invece è stata adibita ad Auditorium con una capienza di 300 posti, è quest’area che diventerà il centro educativo, infatti sono in progetto numerosi seminari e convegni per accrescere il livello di conoscenze dei giovane talenti dello scenario internazionale. Le due strutture sono caratterizzati dalle ampie vetrate che si affacciano sullo splendido Golfo. Accanto ad uno degli edifici è stato realizzato un anfiteatro all’aperto, un luogo di aggregazione e comunicazione. 

Il centro dovrebbe essere inaugurato nell’Estate del 2014. Nonostante la data ancora non è stata divulgata,la Fondazione ha fatto sapere che la prima mostra che il Botin Center ospiterà sarà dedicata a  Carsten Holler, mentre dal 22 Luglio  i Jardines de Pereda saranno aperti ai visitatori. 

Clelia Tesone

E m'abbandono all'adorabile corso: leggere, vivere dove conducono le parole. La loro apparizione è scritta; le loro sonorità concertate. Il loro agitarsi si compone, seguendo un'anteriore meditazione, ed esse si precipiteranno in magnifici gruppi o pure, nella risonanza. Una delle più belle citazioni di Paul Valery per molti, come me, che crescono tramite una pagina, che sia letta, scritta o studiata.

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