Collegamento Internet più veloce per le grandi imprese: bufera negli USA
Polemica negli Usa sulla proposta della Federal Communications Commission (Fcc) di garantire un collegamento internet più veloce alle grandi imprese.
Il New York Times ha recentemente pubblicato una notizie che ha creato non poche polemiche tra gli esperti del settore. La Federal Communications Commission ha infatti annunciato di voler proporre nuove norme sulla gestione della rete, ma soprattutto sul collegamento internet. La norma in questione prevederebbe la possibilità di garantire alle grandi imprese e società come Google, la Disney e Netflix linee più veloci di collegamento per favorire i servizi che offrono via web, pagando un supplemento.
La proposta non è stata accolta con particolare favore, numerosi esperti del settore nonché rappresentanti di varie aziende hanno ritenuto una tale ipotesi contraria al basilare principio di neutralità del web. Inoltre una tale eventualità non garantirebbe quella che viene definita come “Parità delle armi“, favorendo le società maggiori a discapito delle minori. Il problema nasce quindi dal diritto e dovere di assicurare un equilibrio concorrenziale sul mercato. Secondo alcune stime tale opportunità potrebbe causare perfino la chiusura di svariate imprese, giacché indurrebbe parte dei consumatori a dirigersi verso aziende che offrono servizi ed informazioni in maniera più semplice e veloce rispetto ad altre. La norma, quindi, appare fortemente discriminatoria e contraria a molti principi su cui dovrebbe costruirsi un’equilibrata concorrenza di mercato. A tal proposito il vicepresidente di Public Knowledge, Michael Weinberg, al riguardo ha affermato che:
La vera essenza di una norma che si attiene al principio della ‘ragionevolezza commerciale’ e’ la discriminazione.Il nucleo centrale della neutralità della rete, invece, e’ la non discriminazione
Tuttavia questa proposta sembrerebbe trovare il proprio fondamento giuridico in una decisione della corte d’Appello federale, che dichiarava illegittimo un ordine della FCC il quale impediva ai fornitori di connessione internet di discriminare i clienti in base a quanto potevano pagare per il servizio. Tuttavia le polemiche sono molte. Il responsabile dell’organizzazione ‘Common Cause’s Media and Democracy Reform Initiative, Todd O’Boyle, si è espresso in tal modo:
Agli americani e’ stato promesso, e lo meritano, che internet sia privo di strade a pagamento, corsie preferenziali e censure, aziendali o governative. Se questa proposta andrà avanti sarebbe un vero tradimento.