Cronaca

Il dibattito sul gioco

Il dibattito degli ultimi mesi riguardo al gioco è incentrato sulla possibilità di gestire la diffusione delle sale da gioco da parte degli enti locali.

Oggi la disponibilità di software specifici riesce a trasformare le macchinette da bar in dei veri e propri casino. Il fenomeno non è recentissimo perché lo sviluppo di software che replicano i casino è molto diffuso tra gli utenti dei computer.

Vediamo di ripercorrere brevemente la storia del gioco online dalle origini ad oggi. Verso la metà degli anno ’90 negli USA iniziano a diffondersi il poker online e le prime slot machine, oltre a roulette e blackjack che possono essere scaricate da internet e ammettono sia giocate con soldi fittizi che con soldi veri. Il business cresce in maniera esponenziale e i proventi raggiungono cifre vertiginose.

Nel nostro paese all’inizio degli anni 2000 la rete a banda larga è ancora molto rara e i casino online sono in stato embrionale. Solo dopo il 2006, con la messa al bando del gioco online negli USA, le grosse compagnie concentrano i loro sforzi in mercati prima considerati marginali come i paesi europei.

L’Italia, sebbene avesse una tradizione di gioco molto radicata nella popolazione, non era considerata molto interessante per lo scetticismo da parte degli italiani nell’uso delle carte di credito sui siti web. Nel 2011 con un decreto legge si mette ordine a questo fenomeno e assistiamo all’ingresso di grossi operatori nel mercato italiano. L’AAMS (Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato) diventa lo strumento operativo del Ministero delle Finanze per la gestione e il monitoraggio del gioco.

Operatori italiani come 888 casino consentono oggi il gioco responsabile attraverso l’invio di documenti che verificano l’identità del giocatore e la maggiore età. In pratica si tratta di un controllo alla fonte che è  una pratica molto sicura: sempre più giocatori infatti preferiscono giocare nella privacy della propria abitazione con la sicurezza di ritirare le eventuali vincite comodamente sulla propria carta di credito.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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